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Baci senza lingua e niente nudi nelle scene di sesso: così cambia il cinema dopo gli scandali

Il sindacato britannico degli attori redige alcune linee guida che, se approvate, potrebbero cambiare il modo in cui vengono girate le scene di nudo e sesso sul grande e piccolo schermo: una mossa per evitare lo sfruttamento degli interpreti, spesso costretti a “esporsi” più di quanto non sia davvero necessario.
A cura di Valeria Morini
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Dai tempi della rivoluzione sessuale, l'eros e la nudità sono ormai elementi frequenti e persino fondamentali nel cinema. La saga di "Cinquanta sfumature" è la dimostrazione che la sessualità esibita non è più predominio di certi generi o di registi provocatori, ma è addirittura diventata mainstream. D'altra parte, l'alto tasso di sensualità in una serie come "Il trono di spade" ha chiarito come le scene hot siano ormai state completamente sdoganate anche in tv. Eppure, tutto ciò potrebbe presto cambiare: la lunga scia dello scandalo Harvey Weinstein e del dibattito sulle molestie nel mondo dello spettacolo potrebbero riscrivere le regole sulla rappresentazione del sesso su grande e piccolo schermo. Nel Regno Unito, Equity, il sindacato degli attori, sta valutando nuove linee guida in proposito, per eliminare il rischio che i lavoratori vengano sfruttati. Ecco perché tutto quanto è sexy, dagli amplessi ai baci, potrebbe non più essere come prima.

Vietati i nudi nelle audizioni

Si parla infatti di attori e attrici che hanno raccontato di essere stati sostanzialmente costretti a restare senza vestiti nel corso dei casting, o a girare sequenze di nudo nonostante la cosa creasse loro disagio. Posto che nudità e scene d'amore sono considerate sostanzialmente basilari per chi si dà alla recitazione, è anche vero che un interprete non dovrebbe essere in alcun modo obbligato a superare certi limiti. Ecco perché, come riferisce il Sunday Times, il sindacato britannico ha proposto di bandire le scene di nudo da provini e audizioni e introdurre la presenza di una figura di supporto che protegga gli attori sul set. Una scelta che sembra fare riferimento a casi come quello di James Franco, accusato di aver obbligato a spogliarsi alcune studentesse della sua scuola di recitazione.

Niente sesso senza copertura sui genitali

Le nuove regole, che saranno discusse la prossima settimana, potrebbero riguardare tutti gli aspetti dell'intimità simulata sul set, dalla "copertura appropriata per i genitali" alla "miscelazione della saliva" nei baci. Quest'ultimo punto sta a significare che non ci dovrebbe essere "nessun uso della lingua nelle scene di baci" (un po' come si faceva fino agli anni '60) a meno che il regista ed entrambi gli attori non lo abbiano concordato preventivamente. Tali regole, già in vigore in Nuova Zelanda, forniscono anche importanti dettagli sull'uso dei cosiddetti ‘modesty patche' (o ‘modesty pouch'), coperture color carne che proteggono i genitali nelle scene erotiche (Jamie Dornan ha recentemente svelato un bizzarro aneddoto sul loro utilizzo sul set di "50 sfumature"). Le linee guida consigliano agli attori di non girare mai scene di sesso senza usare queste applicazioni o indumenti intimi, in quanto "i genitali non dovrebbero mai toccarsi". Dal momento che tali elementi, qualora fossero visibili sullo schermo, possono essere eliminati digitalmente in postproduzione, "non c'è alcun motivo per cui due interpreti girino sesso simulato completamente nudi".

La lettera: 190 donne dicono no agli abusi

In vista dei Bafta, gli Oscar inglesi consegnati il 18 febbraio, 190 donne del mondo dello spettacolo britannico hanno firmato una lettera per chiedere la fine degli abusi sessuali nel settore dell'intrattenimento. Tra loro, ci sono le attrici Kate Winslet, Carey Mulligan, Saoirse Ronan, Emma Thompson, Sienna Miller, Emilia Clarke, Emma Watson e Gemma Arterton. Proprio quest'ultima (Bond Girl in "Quantum of Solace") ha rivelato di essersi pentita per alcune scene erotiche che ha accettato di girare in gioventù: "Un regista mi sfruttò obbligandomi girare una scena di sesso, inappropriata e completamente gratuita all'interno di una commedia. Ero troppo giovane per farmi valere".

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