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Boldi pensa alla reunion con De Sica: quel “like” che fa sognare i fan del cinepanettone

Massimo Boldi ha condiviso su Facebook una pagina che sostiene la reunion con Christian De Sica: è un invito al collega per tornare a girare insieme? Non è dato sapere se rivedremo mai la coppia riunita, ma i dati parlano chiaro: dal loro “divorzio”, il cinepanettone è entrato in un’agonia senza fine.
A cura di Valeria Morini
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Su Facebook esiste una pagina dal titolo "Rivogliamo Christian De Sica e Massimo Boldi insieme", indirizzata a tutti i nostalgici dei cinepanettoni interpretati dalla celebre coppia d'attori per oltre 20 anni (dal 1983 di "Vacanze di Natale" al 2005 di "Natale a Miami").  Non sorprende affatto l'esistenza della pagina in questione, visto il decennale successo del duo in tempi in cui di Checco Zalone neppure si sospettava l'esistenza. A colpire è il fatto che tra i "Mi Piace" di tale fanpage c'è nientemeno che lo stesso Massimo Boldi. L'attore milanese si espone così per la prima volta, lasciando presumere che lui stesso faccia il tifo per una possibile reunion.

Al momento è difficile dire se i due interpreti torneranno mai a girare insieme. Il fatto certo è che, dopo la loro rottura, il cinepanettone non è stato più lo stesso. O, per meglio dire, "è morto", come spiega Valerio Caprara nella rubrica Five di Fanpage.it.

Un filone che senza Boldi e De Sica non funziona: i dati

Per capire la portata storica della rottura tra le due star, basta fare un rapido raffronto di dati. Ai tempi del sodalizio, i loro film di Natale (che fossero firmati dai fratelli Vanzina o da Neri Parenti) macinavano incassi stratosferici. Negli anni 2000, superavano puntualmente i 20 milioni di euro, con il picco dei 28 milioni di "Natale sul Nilo". Dal 2006 a oggi, tutto è cambiato.

Se il primo film di De Sica senza il compagno, "Natale a New York", ha retto bene il colpo conquistando 23 milioni (in compenso, "Olé" con Boldi, uscito nello stesso periodo, ne raccolse appena 8), gli anni successivi hanno visto un progressivo declino del genere comico-demenziale che ha fatto del figlio di Vittorio De Sica e del collega i suoi re incontrastati. Venuta a mancare quell'alchimia che si fondava tra la contrapposizione tra due figure antitetiche (il "burino" romano contro il "cumenda" milanese), il filone – già di per sé vittima di una tendenza alla ripetitività – è clamorosamente caduto in disgrazia.

La separazione tra i due attori, unita alla scarsità di idee e all'emergere di nuove realtà (di cui il già citato Zalone è esempio eclatante) hanno sancito la sconfitta dei film vacanzieri ad alto tasso di corna e scurrilità. A sancirne il declino definitivo, parlano infine gli incassi dell'ultimo "Vacanze ai Caraibi – Il film di Natale" con De Sica (quest'anno Boldi non ci ha nemmeno provato): solo 7.419.000 milioni ad oggi, a fronte dei 59 milioni di Zalone (sempre lui).

Boldi: "Christian ha preferito il lavoro alla nostra amicizia"

La domanda, comunque, resta: rivedremo prima o poi Boldi e De Sica insieme sullo schermo? Stando alle ultime dichiarazioni reciproche, sembra poco probabile. Nel 2014, nel corso di un'ospitata a Verissimo, Boldi aveva spiegato come la sua scelta di lasciare i cinepanettoni fosse direttamente legata alla scomparsa della moglie:

Quando è morta mia moglie, ho capito che dovevo ricominciare dal principio la mia vita. Mi sono separato dal mio compagno di una vita, Christian, e dal mio produttore De Laurentis che, oltretutto, mi aveva proposto un contratto favoloso, perché volevo capire chi ero. La cosa non è stata capita, molti hanno pensato ad una lite con Christian, divergenze. Hanno detto che avessi tradito, ma pensa che De Laurentiis, prima che dicessi ‘lascio' mi aveva offerto un contratto favoloso.

Lo scorso ottobre Boldi è poi tornato nel salotto di Silvia Toffanin lanciando una frecciatina all'ex compagno di set:

Sono stato io a dire basta, non mi sono pentito, perché poi sono andato avanti a fare i film che volevo fare. Io e Christian siamo ancora amici, non abbiamo mai litigato. Credo lui abbia preferito il lavoro alla nostra amicizia.

De Sica: "No alla minestra riscaldata"

Ancora una volta a "Verissimo", ne ha parlato anche lo stesso De Sica. Appena una settimana prima del collega, si è dimostrato molto scettico all'idea di una reunion:

Massimo Boldi se la canta e se la suona. È stato lui ad andarsene, non io. A un certo punto, dopo trenta film di Natale girati insieme, Massimo mi ha detto che voleva ricominciare a fare delle cose da solo.  Due anni fa Massimo mi ha chiesto di tornare a recitare in coppia ma la minestra riscaldata non va mai bene. Quando le cose si rompono è difficile rimetterle a posto. Non sarebbe più la stessa cosa.

In tempi di remake e reboot, però, è più che mai vero il detto "mai dire mai". Siamo pronti a scommettere che prima o poi Medusa o Filmauro giocheranno la carta della riunificazione, che potrebbe far correre gli italiani in sala. Lo stesso De Sica, in fondo, ha affermato: "Non mi sono mai divertito tanto come con Massimo. Eravamo come Ginger Roger e Fred Astaire".

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