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Boxoffice Usa -97% per coronavirus: peggior incasso di sempre, ma in America riaprono i drive in

Situazione drammatica negli Stati Uniti, dove alcuni sale restano aperte ma gli incassi toccano il punto più basso nella storia del cinema. Si cercano soluzioni alternative, come lo streaming e la rinascita dei mitici drive in, mentre le speranze arrivano dalla Cina che ha riaperto le sue sale.
A cura di Valeria Morini
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Momento nerissimo per gli incassi cinematografici negli Stati Uniti, a causa della pandemia di Coronavirus. Mentre in Italia il box office è del tutto azzerato e le sale sono chiuse fino a data da destinarsi, in Usa ne sono rimaste aperte soltanto 440 (su quasi 6.000) e il botteghino ha registrato l'incasso più basso di sempre, segnando mercoledì scorso un clamoroso -97%. Al primo posto in quella giornata "Onward", che ha guadagnato la miseria di 61mila dollari in una nazione di 330 milioni di abitanti. Le chiusure e il terrore di contrarre il virus in quei pochi cinema rimasti accessibili stanno letteralmente affossando il mercato americano, che corre ai ripari come può.

I film arrivano già in streaming e nei drive in

Anzitutto, i distributori cinematografici stanno scegliendo di mostra i loro film in streaming anziché in sala. Ci ha già pensato Universal, che ha destinato "The Hunt”,“Emma”e “L'uomo invisibile” direttamente all'on demand. Disney ha invece scelto di proporre "Onward" anche sul servizio di streaming Disney+ già dal 3 aprile. La piattaforma è disponibile in Italia dal 24 marzo ma non è ancora chiaro se anche noi potremo vedere il film d'animazione Pixar, che non ha neppure fatto in tempo ad arrivare in sala (l'uscita al 16 aprile nei nostri cinema appare a questo punto semplicemente impossibile). Dall'altra parte, però, c'è chi si organizza con metodi "rétro" che hanno la possibilità di tornare in auge: alcuni stati Usa (California, Kansas, Oklahoma e Missouri) hanno deciso di riaprire i mitici drive in, i cinema all'aperto dove le pellicole possono essere viste direttamente in auto, una soluzione perfettamente compatibile con le norme di distanziamento sociale.

Chiudono i cinema in Australia, riaprono in Cina

Fuori dagli Stati Uniti e dalla drammatica situazione europea, non se la passano meglio. Anche l'Australia, come molti altri Paesi, ha infatti decretato la chiusura di tutte le sale cinematografiche, a fronte di 1700 contagi. Al contrario, un'inversione di tendenza si sta registrando in Cina, dove l'epidemia sembra (al momento) sconfitta e i cinema hanno ripreso a funzionare. Il primo giorno di apertura ha registrato, ahimè, la totale assenza di spettatori, ma, passata la paura sembra che la situazione stia tornando alla normalità. E i Big di Hollywood vedono ora nel mercato cinese un'opportunità "salvavita", tanto che per festeggiare verranno riproposte le saghe degli Avengers e di Harry Potter.

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