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Bryan Singer fuori dal film su Freddie Mercury, guerra con Fox: “Licenziato perché ho un genitore malato”

La 20th Fox licenzia ufficialmente il regista dal progetto di Bohemian Rhapsody, ma lui protesta: “Nessuna lite con il protagonista Rami Malek, mi hanno cacciato per gravi problemi di salute che riguardano me e uno dei miei genitori”. Ma potremmo comunque vedere il suo nome nei credits, ecco perché.
A cura di Valeria Morini
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La 20th Century Fox ha licenziato Bryan Singer dalla produzione di "Bohemian Rhapsody", il biopic dedicato alla vita di Freddie Mercury e alla storia dei Queen. Una notizia che porta ulteriore scompiglio in una Hollywood già scossa dagli scandali di molestie, giunta a pochi giorni dall'annuncio che le riprese del film erano state interrotte dopo le continue assenze di Singer dal set. Ora il cineasta è ufficialmente fuori dal progetto, ma su quanto accaduto aleggia una nube di mistero, tra le voci di scontri tra lui e l'attore protagonista Rami Malek e la replica dello stesso Singer, che in un comunicato rilasciato da poche ore ha attaccato con forza la Fox raccontando una versione ben diversa.

Litigi con l'attore Rami Malek? Singer nega

La notizia del licenziamento è arrivata nella serata di lunedì, cui è seguita la decisione di chiudere gli uffici della Bad Hat Harry, la casa di produzione del regista che era ospitata nel lotto della Fox. Cosa si cela dietro la drastica decisione, che mette la parola fine al giallo sull'assenza prolungata di Singer dal set di  "Bohemian Rhapsody" (tanto da essere sostituito in almeno un'occasione dal direttore della fotografia Thomas Newton Sigel)? I siti americani parlano appunto di incomprensioni con il giovane protagonista Rami Malek, ma Singer ha rilasciato una nota in cui racconta la sua versione: la Fox gli avrebbe impedito di assistere uno dei genitori, alle prese con gravi problemi di salute.

Non volevo nient'altro che poter concludere questo progetto e contribuire a onorare l'eredità di Freddie Mercury e dei Queen, ma Fox non mi ha permesso di farlo. Avevo bisogno di mettere momentaneamente al primo posto la mia salute e quella dei miei cari. Mancano meno di tre settimane alle fine delle riprese, ho chiesto a Fox un po' i tempo libero per potermi tornare negli Stati Uniti (il film è girato in Inghilterra, ndr) per occuparmi di urgenti problemi di salute riguardanti uno dei miei genitori. Questa è stata un'esperienza molto faticosa, che alla fine ha chiesto un pesante tributo anche alla mia salute. Sfortunatamente, lo studio non è stato disposto a venirmi incontro e ha interrotto il mio lavoro. Non l'ho deciso io, è stata una scelta al di fuori del mio controllo. Le voci secondo cui il mio inaspettato abbandono dal film sia stato scatenato da una disputa che ho avuto con Rami Malek non sono vere. Abbiamo avuto divergenze creative sul set, ma Rami e io le abbiamo messe da parte e abbiamo continuato a lavorare insieme fino a poco prima del Ringraziamento.

Il nome di Singer non sparirà dai titoli del film

Va detto che, con poco più di quindici giorni di prese rimanenti, Bryan Singer dovrebbe comunque figurare come regista del film. Secondo IndieWire, Fox avrebbe il potere di licenziarlo ma non di togliere dai credits del film il nome di Singer, in quanto membro del Director's Guild of America, sorta di sindacato dei registi. Resta da capire chi prenderà il suo posto per ultimare le scene del film, previsto in sala (salvo eventuali slittamenti) per il giorno di Natale 2018.

Bohemian Rhapsody, la trama e il cast

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"Bohemian Rhapsody" racconterà la vita di Freddie Mercury dalla formazione dei Queen ai mitico concerto del Live Aid nel 1985, sei anni prima della sua morte avvenuta a soli 45 anni per complicazioni dovute all'Aids. Al fianco di Rami Malek ("Mr. Robot") nei panni mimetici di Mercury, vedremo Joe Mazzello (John Deacon), Ben Hardy (Roger Taylor), Gwilym Lee (Brian May) e Allen Leech (Paul Prenter).

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