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Burlesque tra rivoluzione e conformismo: Christina Aguilera contro Dita Von Teese

Il film nelle sale italiane da venerdì scorso mette in luce le atmosfere da teatro di rivista tipiche degli spettacoli di inizio Novecento: Christina Aguilera è l’ultima tra gli artisti di oggi del new-burlesque.
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Burlesque film Christina Aguilera

Ormai questa parola dal sapore così vintage è sulla bocca di tutti: complice anche l'uscita del film con Christina Aguilera, Burlesque, nelle sale italiane da venerdì scorso. La pellicola, diretta da Steven Antin, racconta di Ali, una ragazza di provincia con il sogno di diventare ballerina a Los Angeles. Ci riuscirà in un locale Burlesque, dove con la sua voce attirerà le attenzioni della proprietaria Tess (il premio Oscar Cher, ritornata al cinema dopo 11 anni) che la trasformerà in una star; ma anche le gelosie della collega e rivale Nikki (l'ex Veronica Mars Kristen Bell).

Il film, sorta di rivisitazione in chiave contemporanea del vecchio musical Cabaret con Liza Minnelli, è più che altro un blockbuster commerciale che sfrutta le doti vocali di Christina Aguilera per mettere in piedi un enorme videoclip lungo due ore. Ma lo fa esibendo atmosfere non convenzionali che sembrano ormai di tornare di moda: il new-burlesque è in voga dagli anni Novanta, e molti artisti ne hanno fatto un marchio di fabbrica per le loro esibizioni, a partire da Madonna e finendo ai giorni nostri con Lady Gaga e il suo personalissimo stile. E passando per la stessa Aguilera, di cui il videoclip più esemplificativo è sicuramente Lady Marmalade, tratto dalla colonna sonora del film con Nicole Kidman Moulin Rouge.

Oggi lo stile è rappresentato da artiste dedicate che hanno raggiunto fama internazionale (e compensi da capogiro) grazie alle loro esibizioni in perfetto stile burlesque. Tra tutte, Dita Von Teese, che ne ha fatto anche una battaglia per il liberismo femminile, nonostante le accuse dei detrattori che sostengono si tratti solo di volgari spogliarelli. Bisogna però ricordare che il nudo sul palco a metà del secolo scorso sostituì nei teatri il Burlesque, che invece si basava su scenette comiche o numeri di danza sì a sfondo erotico e con doppi sensi, ma con chiari intenti satirici o parodistici. Come tra l'altro era inteso nella vecchia Inghilterra, dove quello che agli inizi era soprattutto un genere letterario ebbe origine. Oggi viene ricordato in eventi come il London Burlesque Week, il festival della parodia. Mentre negli Stati Uniti continua ad assumere quei connotati di teatro di rivista e varietà di cui il film con la Aguilera ne mette ben in evidenza le atmosfere giocose e colorate.

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