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“Burning – L’amore brucia”, il thriller psicologico di Lee Chang-dong, al cinema dal 19 settembre

Lee Chang-dong porta al cinema la storia di Jongsu, un fattorino che, durante una consegna, incontra Haemi. Dopo una breve frequentazione, la ragazza gli chiede di occuparsi del suo gatto mentre lei sarà in Africa. Al suo ritorno, però, Haemi gli presenterà Ben, un ricco e misterioso ragazzo conosciuto mentre era via. Un giorno, Ben conoscerà anche Jongsu e, inizialmente, sembra sia molto disponibile e trasparente, ma presto verrà fuori un lato oscuro molto pericoloso. dal 19 settembre.
A cura di Ciro Brandi
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Lee Chang-dong (“Poetry”) è il regista del bellissimo e intenso “Burning – L’amore brucia”, il pluripremiato thriller psicologico che farà la felicità degli appassionati del genere. Ispirando al racconto “Granai incendiati”, di Haruki Murakami, Il regista coreano narra la storia di Jongsu (Yoo Ah-in), un fattorino che, durante una consegna, incontra Haemi (Jun Jong-seo), che viveva nel suo stesso quartiere. Dopo una breve frequentazione, la ragazza gli chiede di occuparsi del suo gatto mentre lei sarà in viaggio in Africa. Al suo ritorno, però, Haemi gli presenterà Ben (Steven Yeun), un ricco e misterioso ragazzo conosciuto mentre era via. Un giorno, Ben conoscerà anche Jongsu e, inizialmente, sembra che il ragazzo sia molto disponibile e trasparente, ma presto verrà fuori un lato oscuro molto pericoloso.

Lee Chang-dong ha scritto la sceneggiatura a quattro mani con Oh Jung-mi e, a proposito della sua pellicola, ha detto:

Dopo aver letto il racconto di Murakami, non ho potuto fare a meno di notare che c’era qualcosa di fortemente cinematografico nell’aria misteriosa di quella storia. Un mistero che poteva essere moltiplicato, cinematograficamente, su più livelli. Il mondo in cui viviamo, del resto, è diventato misterioso: noi sentiamo che qualcosa non va, sotto la superficie sofisticata e funzionante della modernità, ma il mondo non è in grado di spiegarci cosa. Sembra quasi di trovarsi di fronte a un gigantesco puzzle e le persone, indipendentemente dalla nazionalità, dalla religione o dallo status sociale, sono piene di rabbia. I giovani, soprattutto. Non trovano risposte nel presente e, appunto, non riescono a identificare un obiettivo su cui concentrare la propria rabbia, sentendosi impotenti. Burning è un film di rabbia e di mistero.

Chang-dong ha affidato la direzione della fotografia a Hong Kyeong-pyo mentre il montaggio è stato curato dalla coppia formata da KIm Hyeon e Kim Da-won. La colonna sonora è stata composta da Mowg. Prodotto da Pine House Film, NHK e Now Films, “Burning – L’amore brucia” sarà distribuito nei cinema italiano a partire dal prossimo 19 settembre.

La trama

Jongsu è un giovane fattorino che un giorno incontra Haemi proprio mentre sta facendo una consegna. I due iniziano a frequentarsi e la ragazza, prima di affrontare un viaggio in Africa, gli chiede di occuparsi del suo gatto. Jongsu accetta, ma quando Haemi ritorna non è più da sola: ha conosciuto Ben, un ricco e misterioso ragazzo. La ragazza lo presenterà anche a Jongsu e Ben, inizialmente disponibile e alla mano, presto rivelerà un lato oscuro totalmente inaspettato e pericoloso.

Il cast

Yoo Ah-in (Jongsu) è un attore molto noto in patria grazie a pellicole come “Veteran”, “The Throne” e “Tough as Iron” invece Steven Yeun (Ben) è diventato popolare in tutto il mondo per il ruolo di Glenn Rhee nella serie cult “The Walking Dead” e ha partecipato poi ad alcuni episodi di “The Big Bang Theory” e “Law & Order”. Jun Jong-seo (Haemi) è al suo debutto sul grande schermo ma è già contesa da alcuni registi americani e, a breve, la vedremo al fianco di Kate Hudson nel film “Mona Lisa and the Blood Moon”.

Le curiosità sul film che dovete sapere

1. Al Festival di Cannes 2018, il film ha portato a casa il Vulcan Award per la Migliore scenografia e  il Premio FIPRESCI al Miglior film.

2. La scena in cui i tre personaggi principali parlano al tramonto ha richiesto un mese di riprese. Il regista, infatti, voleva la luce perfetta e quindi quella scena che dura pochi minuti è il risultato di 30 giorni di lavoro.

3. La pellicola è arrivata tra i 9 finalisti per le nomination nella categoria Miglior film straniero agli Oscar 2019.

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