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Caso Baldwin, l’esperto di armi: “Improbabile in Italia, in USA compri armi come fossero caramelle”

Girare film d’azione in sicurezza è possibile. È il messaggio di Simone Belli, stunt coordinator e referente nazionale di combattimento scenico FISAC raggiunto da Fanpage.it, nel tentativo di fare chiarezza su cosa può essere successo sul set di Rust. “Una commistione di errori dovuti a negligenza, mancanza di disciplina sul set probabilmente”, spiega l’esperto che ha avuto modo di lavorare al fianco del fratello di Alec Baldwin. “In un luogo dove puoi comprarti proiettili al supermercato, una minima disattenzione può causare una morte”, ha concluso.
A cura di Giulia Turco
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"Perché mi avete dato una pistola carica?". Così Alec Baldwin sotto choc sul set di Rust, dopo che il colpo esploso dalla sua arma da fuoco ha ucciso il direttore della fotografia Halyna Hutchins e ferito gravemente il regista Joel Souza. Che cosa è successo sul set del film western che lo stesso Baldwin stava producendo sarà reso noto solo dopo che la polizia avrà indagato sulle dinamiche della tragedia. Resta, intanto, la follia di un incidente che è andato oltre ad ogni ipotesi da copione.

Il "parallelismo osceno di Brandon Lee", per citare le parole di Simone Belli, stunt coordinator raggiunto da Fanpage.it, che ha gestito armi sceniche in sicurezza su numerosi set hollywoodiani lavorando al fianco di artisti come William Baldwin, fratello del produttore, per Dakota. È il referente nazionale di combattimento scenico per FISAC (Federazione Italiana Sport Acrobatici e Coreografici) e come stunt coordinator il suo mestiere consiste nel mettere in sicurezza gli attori sui set d'azione, all'estero e in Italia, dove di recente ha lavorato, tra i tanti, insieme a Salvatore Esposito e Alessio Cremonini.

(Foto Simone Belli, fonte: www.bellisimone.com).
(Foto Simone Belli, fonte: www.bellisimone.com).

Raggiunto da Fanpage.it, Simone Belli ci ha aiutato nel tentativo di fare chiarezza su quanto può essere avvenuto sul set di Rust a Santa Fe, Nuovo Messico.

Partiamo dalle basi: gli oggetti di scena. Sul caso Baldwin si parla di "pistola carica" o "carica a salve", ma facciamo chiarezza. Qual è il genere di armi che si usa su un set cinematografico e come funzionano?

In genere si utilizzano le cosiddette blank fire, (le classiche "scacciacani"), che hanno una fiammata top fire, dove la fiammata parte in alto e mai frontale. Funzionano con proiettili a salve e non c'è alcun rischio che possano essere espulsi dalla canna frontalmente, perché l'otturatore è bloccato. Inoltre, si vede che sono cartucce finte, senza l’ogiva davanti, sono molto diverse. In certi casi però vengono utilizzate anche armi da fuoco di replica (front fire), ovvero manifatture non più funzionanti di difficile reperibilità storica, rese inoffensive.

C'è una regolamentazione che disciplina l'utilizzo di queste armi sui set? Se sì, varia da paese a paese?

Nel nostro campo ci sono regole che valgono ovunque, a prescindere da dove si svolga il set. Prevedono che ci sia una figura responsabile per le armi da fuoco, che le prepara e le consegna all'interprete che le porta in scena dopo essere stato istruito e allenato al suo utilizzo, e c'è uno stunt coordinator, che ha la responsabilità di mettere in sicurezza la scena per gli attori. Infine, ci sono le cosiddette "3 regole d'oro" che l'interprete è tenuto a rispettare:
1. Tratta l'arma come fosse sempre carica.
2. Non mettere mai il dito sul grilletto.
3. Non puntare l'arma verso qualcuno.

(Cartucce a salve).
(Cartucce a salve).

Che idea ti sei fatto sulla vicenda? Come pensi che sia potuto accedere un simile incidente sul set di Rust?

Quello che è successo è una commistione di errori che ora non possiamo conoscere, dovuti ad un buon grado di negligenza e disattenzione probabilmente, data dal fatto che in certi ambienti siamo troppo abituati a maneggiare armi. Quel che è certo è che un proiettile a salve sparato da una pistola "blank fire" non può in alcun modo uccidere, non può essere letale. Se invece il regista o l'addetto alle armi scelgono una pistola "front fire" perché vogliono vedere la fiammata davanti, è più facile incappare in certi errori perché il proiettile che si utilizza è molto più simile a quello vero. Soprattutto in un paese in cui puoi benissimo girare con un proiettile in tasca… Potrebbero aver detto a Bladwin di sparare in camera e così ha colpito in pieno il direttore di fotografia che era immediatamente accanto, e il regista.

Il fatto che il set si svolgesse in territorio americano dove, è noto, la politica in materia di armi è molto più permissiva che in Italia, pensi che possa aver influito?

Parliamo di Santa Fe, sono luoghi dove le armi circolano come le caramelle. In un posto dove puoi comprarti proiettili da Walmart, non dico che possa scappare l'errore, ma una minima disattenzione può causare una morte. In Italia non sarebbe possibile perché non puoi circolare con un'arma da fuoco e anche se hai il porto d'armi devi seguire una regolamentazione ferrea. Difficile che tu possa scambiare i proiettili di un'arma da fuoco vera su una finta e, ad ogni modo, si spaccherebbe, perché non è una pistola fatta per sparare. Fare un film dove girano più tequila e proiettili che buone maniere, potrebbe essere stato decisivo.

Credi che il cinema americano si spinga a tanto pur di raggiungere un tale livello di realismo?

Non credo, quella del realismo è una falsa traccia. Scambiare un proiettile non può essere un gesto voluto teso alla veridicità della scena, credo sia solo negligenza e mancanza di disciplina da parte di chi la gestisce.

(La direttrice della fotografia Halyna Hutchins morta a 42 anni).
(La direttrice della fotografia Halyna Hutchins morta a 42 anni).

Hai avuto modo di lavorare con William Baldwin per Dakota, che cosa hai dedotto da quell'esperienza?

Ti posso assicurare che Baldwin conosce le regole meglio di tutti. Doveva affrontare con me una scena di combattimento con una mazza da golf, doveva lasciare delle palline che, se non sono controllate, possono rischiare di fare male. Ha seguito alla perfezione, era molto attento. Il fratello è nel business ancora prima di lui, ha una carriera enorme alle spalle e stava producendo questo film, non avrebbe mai fatto una stupidaggine del genere. Non sono persone da primo pelo, sono professionisti con case produzione enorme alle spalle.

Dunque ora chi pagherà le conseguenze? A chi sono imputabili le responsabilità di questa tragedia?

Credo che ora faranno una sorta di "palleggio" perché la responsabilità è in primo luogo dello stunt coordinator, che se era davvero sulla scena avrebbe dovuto avere uno sguardo più attento e se non era lì la produzione passerà guai, ma anche dell'addetto alle armi. Il problema potrebbe essere stata la scelta di sparare frontalmente, ma ad ogni modo la responsabilità sarà  sempre in parte di Baldwin in quanto produttore del film. La verità è che è una disgrazia che nel 2021 non dovrebbe accadere.

Cosa credi che se ne farà del set? Andrà in stop definitivamente?

Di sicuro ci sarà uno stop. Da come ho percepito Baldwin dai racconti di suo fratello, credo che ora sia umanamente a pezzi. Magari prima o poi lo porteranno avanti, ma dipende da cosa succederà alla produzione. Potrebbe essere che altre case di produzione coinvolte se ne tirino fuori dopo questo casino, lasciando il film senza budget.

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