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Caso Harvey Weinstein: proposto accordo da 19 milioni di dollari per nuove accuse di molestie

Si aggiungono nuove accuse di molestie e stupri a quelle già esistenti che affonderebbero definitivamente Harvey Weinstein. Il magnate di Hollywood sarebbe stato accusato da altre donne, alle quali è stato però proposto un accordo da 19 milioni di dollari per chiudere questa seconda denuncia. Il provvedimento, proposto dal procuratore di New York, Laetitia James, non è stato accolto di buon grado dai legali di alcune vittime, ma non è detto che venga approvato, poiché l’accordo dovrà essere esaminato da due tribunali.
A cura di Ilaria Costabile
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Il caso Harvey Weinstein non accenna a concludersi, nonostante il noto produttore cinematografico sia stato condannato a 23 anni di reclusione. Spuntano, infatti, nuove accuse di molestie per chiudere le quali si sarebbe ipotizzato un accordo da 19 milioni di dollari. Il provvedimento è stato annunciato dal procuratore di New York, Laetitia James e dall'avvocato di Chicago Elisabeth Fegan, le quali in comunicato stampa hanno dichiarato: "Dopo tutte le molestie, le minacce e le discriminazioni di genere, si sta facendo giustizia per queste sopravvissute". Ovviamente non sono mancate polemiche dinanzi a questa proposta di accordo, nonostante debba essere approvata da due tribunali.

L'accordo per chiudere le accuse

I 19 milioni di dollari dovrebbero chiudere una seconda denuncia che è stata presentata da un altro gruppo di donne che accusa l'ex magnate di Hollywood di aver molestato o stuprato le suddette, non discostandosi dai reati per i quali è stato accusato già lo scorso novembre e per cui sta scontando una pena detentiva di 23 anni. Nello specifico Weinstein è accusato di stupro di terzo grado e di aver commesso atti sessuali di primo grado nei confronti di un'altra donna, il tutto nel periodo che va dal 2006 al 2013. Uno dei legali che per primo si è opposto a questo provvedimento è stato Douglas Wigdor, avvocato specializzato in diritti anti-discriminazione. In particolare è il rappresentante di Tarale Wulff: un'ex cameriera che ha testimoniato al processo contro l'ex produttore di Hollywood dichiarando di aver subito violenze nel suo appartamento nel 2005. Secondo Wigdor, infatti, questo tipo di accordo non permetterebbe alle vittime di non accettare, costringendole a cercare nuove vie di risarcimento e soprattutto l'accusato non potrebbe pagare adeguatamente per il reato subito.

Accusato da più di 90 donne

Dal 2017, in poi, Weinstein è stato accusato da più di 90 donne, comprese note attrici e volti noti di Hollywood che non si sono tirati indietro nel denunciare le molestie subite dal magnate americano e perpetratesi nel corso degli anni. Uno scandalo senza precedenti nel mondo del cinema che ha portato alla nascita di un vero e proprio movimento per il quale tacere non sarebbe più stato possibile, e ogni atto di violenza, quindi, doveva essere reso noto.

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