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Charlize Theron racconta il suo primo provino da attrice: “Fu un vero disastro”

L’attrice ha raccontato alla rivista V Magazine del suo primo, disastroso provino. Era il 1996 quando, poco più che ventenne, l’attrice futuro premio Oscar rischiò di non fare una grande impressione in una delle sue prime performance attoriali.
A cura di Andrea Parrella
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Charlize Theron parla a V Magazine del suo primo provino in quel di Hollywood. Un provino che, a quanto pare, fu letteralmente disastroso, cosa che associata alla sua caratura di attrice, al talento che ha sempre dimostrato, e soprattutto all'Oscar conquistato, sembra una vera barzelletta. Ma è così, e fondamentalmente di storie così, a Hollywood, ne conosciamo parecchie. Il film si chiamava Due giorni senza respiro, un film del 1996 nel cui cast c'erano Teri Hatcher, Jeff Daniels e James Spader. Allora la Theron aveva poco più di vent'anni.

Provai a fare come si fa a lezione di recitazione, quando devi cercare di rendere il tutto il più realistico possibile. […] Nella scena, io mi presento in questa casa in cui so che il personaggio di James Spader sta per compiere un colpo. Sono ferita – sanguino dallo stomaco – e ho bisogno che lui mi porti in ospedale. Praticamente sono gli istanti precedenti la mia morte. Mi presentai nella sala del casting e quando dissero: "Ok, sei pronta?", io mi diressi verso la porta e presi una bottiglia di ketchup che avevo portato con me. Mi versai tutto il ketchup sullo stomaco e poi avvertii la segretaria che si trovava fuori dalla stanza che la cosa si sarebbe fatta molto rumorosa.

Non è la prima informazione bizzarra sugli inizi da attrice di Charlize Theron. Il regista Paul Verhoeven aveva svelato tempo fa di aver  scartato Charlize Theron per il film Showgirlsperché non era abbastanza famosa. L'attrice, pochi giorni fa, in un'intervista a Fanpage.it per la presentazione del film Il Cacciatore e la Regina di Ghiaccio, aveva invece raccontato di come il passare degli anni in qualche modo abbia normalizzato il suo rapporto con la bellezza, visto che quando era giovane, per lei, entrare in qualsiasi stanza era un'esperienza pressoché imbarazzante, considerando la sua bellezza (quella era veramente imbarazzante). Gli anni, nonostante la sua bellezza oggi resti a dir poco strabiliante, hanno fatto sì che questa dose di imbarazzo tendesse a ridursi. La verità è che se oggi entrasse nella nostra stanza, noi ci sentiremmo ancora imbarazzati.

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