Checco Zalone: “Grazie per le analisi sociologiche, ma io voglio solo far ridere”
La discussione su Checco Zalone, i suoi film, la rilevanza e il peso degli incassi che sta registrando, è trasversale, passa dal bar al salotto buono. Si tratta di quel fenomeno culturale che l'intellighenzia crede di dover capire per conoscenza empirica e che, al contempo, il popolo non può perdersi, così da poter dire la propria sull'argomento che è sulla bocca di tutti. Oggi, in un sol giorno, ha avuto l'approvazione del ministro Franceschini, di Adriano Celentano e di Gabriele Muccino, che in un post Facebook gli ha riconosciuto tutti i meriti del caso, ringraziandolo di esistere. In un'intervista rilasciata oggi a Rtl 102,5, l'uomo più chiacchierati d'Italia, ha ringraziato tutti, favorevoli e contrari al suo film e al suo prodotto:
Voglio ringraziare quelli che mi dicono ”grazie”, ma anche gli indignati, perché siamo un popolo di indignati, anzi, soprattutto loro, perché fanno scaturire curiosità e quindi la gente va al cinema. Grazie indignati. Non puoi essere simpatico a tutti, anzi quando c’è questo consenso quasi plebiscitario, paradossalmente, senti l’esigenza di ritornare a terra e di trovare qualcuno a cui stai sulle balle, altrimenti potrei avere manie di onnipotenza. Continuate ad indignarvi che io sono contento
Checco Zalone minimizza le analisi sociologiche relative al suo lavoro diretto da Gennaro Nunziante e circoscrive le sue intenzioni, ringraziando lo stesso Muccino per le belle parole: "Chi fa questo mestiere non pensa ai beni o ai mali di questo Paese, masolo a far ridere. Il comico per una battuta si venderebbe l’anima. Poi se la battuta è azzeccata, nel senso che muove da una realtà tangibile e familiare a tutti, è più efficace. Io però non voglio fare analisi sociologiche sul nostro Paese, sul posto fisso, sul degrado, sul berlusconismo, su tutto quello che hanno scritto in questi giorni. Io e Gennaro Nunziante vogliamo solo far passare un’ora e mezza a ridere. Ringrazio per le analisi, sono veramente lusingato dagli articoli, Celentano ne ha parlato, Muccino ha scritto su Facebook un post lusinghiero più lungo della sceneggiatura del mio film, però la questione è molto più semplice: il comico fa ridere ed evidentemente c’è riuscito".