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Chiara Ferragni – Unposted vale già 10 milioni di dollari, lei: “Critiche? Non è un film d’autore”

Mentre una ricerca dimostra che il documentario sulla celebre fashion blogger ha già generato un impatto pari a quasi 9 milioni di euro sui social prima ancora dell’uscita in sala, la Ferragni stessa risponde alle domande dei fan sul film. Non sono mancati i giudizi negativi e un cinema di Torino ha annunciato che non lo proietterà, ma lei non si scompone: “Se badassi alle critiche non sarei andata oltre il 2010”.
A cura di Valeria Morini
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A quanto riporta MF Fashion, "Chiara Ferragni – Unposted", il documentario dedicato alla fashion blogger più famosa al mondo, vale già 10 milioni di dollari sui social. E pensare che il film diretto da Elisa Amoruso, presentato in una sezione collaterale alla Mostra del cinema di Venezia, deve ancora uscire in sala: arriverà al cinema come film-evento, solo nelle date 17,18 e 19 settembre. Secondo una ricerca da Launchmetrics, tuttavia,  il doc ha generato in soli sette giorni un giro d’affari corrispondente circa a 8,6 milioni di euro. La stessa Ferragni ne ha parlato su Instagram Stories, rispondendo alle domande dei fan e raccontando il suo entusiasmo per il progetto.

Perché è stato girato Chiara Ferragni – Unposted

Secondo la ricerca, il profilo di Chiara ha generato un Miv-Media impact value di 4,7 milioni di euro, cui vanno aggiunti l'impatto dei profili delle sorelle Valentina e Francesca, presenti alla presentazione del film di Venezia (735mila dollari ciascuna, ovvero 664 mila euro), e quello di Dior, che ha vestito la Ferragni (777 mila dollari, cioè 702 mila euro).  Tramite l'ormai classica applicazione Instagram che permette ai follower di fare domande ai propri beniamini, l'influencer ha spiegato com'è nata l'idea di un film sulla sua vita e sulla sua carriera.

L'ho fatto per raccontare il mio lavoro, che è un lavoro nuovo che mi sono creata ed è difficile da raccontare a chi non mastica di web e social. Vorrei anche che le persone mi conoscano di più: tramite i social si vede solo il 30-40% di quello che faccio, di quella che sono e penso che con questo documentario si arrivi ad una percentuale maggiore del mio carattere. Nel 2017 ero stata approcciata da Netflix globale per creare un documentario/serie su di me. Però volevano focalizzarsi solo sulla vita privata, quindi me e Fede. Il tone of voice era molto diverso da quello che io volevo per raccontare la mia storia. Poi ho conosciuto Francesco Melzi D'Eril, produttore di Luca Guadagnino di cui amo tantissimi film (mi ero innamorata di Call Me By Your Name). Abbiamo creato un team pazzesco (il film è co-prodotto da Rai Cinema e distribuito da 01, ndr).

Nel film anche i momenti no e l'ex Riccardo Pozzoli

La Ferragni ha annunciato che "Chiara Ferragni – Unposted" sarà presto reso disponibile anche nel resto del mondo. Inoltre, ha spiegato che il film racconta di lei a tutto tondo: dall'infanzia al lancio del suo blog, dal successo alla vita privata con il marito Fedez e il figlio Leone. Un ritratto che permetterebbe ai fan di conoscerla meglio.

Abbiamo iniziato le riprese nel giorno del matrimonio, fino a gennaio 2019, ma nel film sono presenti tanti spezzoni della mia infanzia e degli anni passati. Abbiamo girato in tutti i luoghi a me cari: Noto (per il matrimonio), Cremona, la mia città natale, Milano, New York, Parigi e Los Angeles. Parla della mia vita a 360 gradi, quindi si parla tanto della mia vita lavorativa ma anche di quella famigliare. Si parla di tanti momenti no, il mio percorso è stato fatto di alti e bassi, prese di posizioni, insicurezza, persone che mi hanno tradito: è un racconto onesto. Parlo anche di Pozzoli (l'ex fidanzato Riccardo Pozzoli, con cui ha fondato The Blonde Salad, ndr) perché è stato un momento importante e doloroso e parlo del perché non abbiamo più un rapporto. Il film è stato come una sessione terapeutica. Ho imparato a conoscermi molto di più. Ero molto spaventata dell’idea di lasciare il racconto della mia vita in mano, per la prima volta, a qualcun’altro (cioè alla regista). Però devo dire che ha fatto un ritratto di me molto vero, molto onesto e mi piaccio. Sono io, sono veramente io e penso che grazie a questo documentario potrete conoscermi di più.

Chiara Ferragni – Unposted rifiutato a Torino

Intanto, però, non tutti sembrano gradire la scelta di un film agiografico sulla nota blogger. Da Venezia sono arrivate molte recensioni severe, con talune che hanno parlato di occasione sprecata, di "santino" che avrebbe potuto in modo più approfondito il lavoro dell'influencer. E c'è chi ha rifiutato il film: il cinema Ideal di Torino ha dichiarato che non proietterà "Chiara Ferragni – Unposted". Lei non si fa impressionare dai giudizi negativi, consapevole che il suo documentario non è un film che punta ai premi o al consenso critico.

Ci sono state recensioni di tutti i tipi, alcune positive, alcune negative e alcune vie di mezzo. Io sono super contenta di quello che è stato creato. Se cercate un film d’autore, Chiara Ferragni – Unposted non è questo. Invece, se siete curiosi della mia storia e volete emozionarvi e sognare, pensare che i sogni si possono realizzare, allora Chiara Ferragni – Unposted è il film per voi. Non ci sono parti recitate. La regista Elisa Amoruso è diventata una mia amica ed è stato bello lavorare con una donna italiana poco più grande di me che capisce al 100% le mie emozioni ed è riuscita a raccontarmi in modo così vero ed onesto. Questo doc è un po' come un mio bambino, qualcosa cui abbiamo lavorato tantissimo ed è una parte di me molto intima. Ci saranno critiche, ce ne sono state 100mila altre. Ma se mi fossi fermata alle critiche non sarei andata oltre al 2010.

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