Clarissa Marchese: “Mi sentii brutalizzata, Fausto Brizzi dovrebbe scusarsi e poi farsi curare”
Clarissa Marchese, Miss Italia nel 2014 ed ex tronista di Uomini e Donne, racconta in un’intervista rilasciata a Repubblica quegli incontri con Fausto Brizzi, il regista accusato per la prima volta nel corso di un servizio realizzato insieme a Le Iene. La donna sostiene di aver subito molestie in due diverse occasioni, due presunte richieste di nudo che l’avrebbero spinta a chiudere in un cassetto il suo sogno di fare cinema. Prima, però, sostiene quanto crede dovrebbe fare il regista in questo momento: “Brizzi dovrebbe chiedere scusa a tutte noi. E poi, magari, farsi curare. Anche il sesso può essere una dipendenza”. Poi comincia il suo racconto dall’inizio:
Avevo vinto Miss Italia ed ero sotto contratto con la "Miren", la società del concorso. Molti in quel periodo mi suggerivano di fare cinema. "Hai la testa, hai il fisico, buttati…". E io ci ho creduto. Credevo fosse un provino, in realtà si trattava di tutt'altro. Ero accompagnata dal mio assistente. L'appuntamento era nel suo studio, un grande loft nel quartiere San Lorenzo a Roma. Un posto strano, una sorta di casa- ufficio, con una gigantesca Jacuzzi. Ricordo che appena arrivata mi portò a fare un giro per l'appartamento. Fu gentilissimo e disponibile. Ero lusingata. Un regista così importante. Mi spiegò che non avremmo fatto un provino perché voleva darmi lezioni di recitazione. "Tu non sai nulla del cinema, devi imparare". Aveva ragione. Visti i tempi lunghi con il mio assistente ci siamo salutati ed è andato via. E per l'intera giornata Brizzi si era comportato in modo impeccabile, spiegandomi un sacco di cose. Poi verso sera è cambiato. Ad un certo punto mi ha detto: "Spogliati". Pensavo di non aver capito. Ha ripetuto: "Dovresti spogliarti". Mi sono sentita brutalizzata. Il regista professionale si era trasformato in un altro uomo.
Il rifiuto dell’ex Miss Italia
Dopo aver raccontato l’approccio presumibilmente subito, Clarissa ricorda il rifiuto opposto a quella richiesta. Prima di declinare, gliene avrebbe domandato il motivo: “Perché un'attrice, diceva, deve essere pronta a tutto, anche a fare scene di nudo. È vero. Ma in quello studio eravamo soltanto lui e io…”. La Marchese ripercorre quanto sostiene sia accaduto quel giorno, a partire dal suo diniego:
Gli feci notare che non era la sede appropriata, visto che eravamo soli, non stavamo facendo un provino, ma lezioni di recitazione. E lui: "Con il tuo fisico sei destinata ai ruoli sexy, ti chiedo di spogliarti perché devo potermi fidare di te, essere sicuro che davanti a una macchina da presa non mi fai sorprese". Comunque dopo i miei rifiuti si era fermato, cambiando totalmente atteggiamento. Era quello di prima. Il giorno dopo ci sono tornata, è vero. Pensavo avesse capito. A me il cinema interessava davvero. Volevo provarci. Ma la sera dopo il copione si è ripetuto. Anche in modo più aggressivo. Ho preso la porta e me ne sono andata. Umiliata. Offesa. Piangevo dentro.
I motivi della denuncia tardiva
Clarissa prosegue sostenendo di non aver mai subito una vera e propria violenza, e rivela che l’essere uscita allo scoperto dolo oggi, due anni dopo quanto sarebbe presumibilmente accaduto, rappresenterebbe il frutto del timore di non essere creduta. Pare lo avesse rivelato solo alla madre e a qualche collega: “Ho pensato che non mi avrebbero creduto. O avrebbero minimizzato: in fondo mica ti ha aggredito. Poi avevo deciso di chiudere con quel mondo. Lo sapeva mia madre e qualche collega”. Di fronte a chi la accusa di essersi inventata tutto solo per visibilità, risponde:
Non ne ho bisogno. Ho un lavoro che mi piace, guadagno benissimo e vivo in America. Ho denunciato mettendoci la faccia perché ho ottocentomila follower, in gran parte ragazzine giovani che sognano il cinema, la tv, la moda. Ho pensato a loro. Il mio messaggio è: non vi piegate, io non l'ho fatto e ho avuto successo lo stesso.
La smentita del regista
Fausto Brizzi ha negato tutte le accuse a suo carico. Il regista si è visto costretto a intervenire in merito alla questione dopo che le voci che ravvedevano in lui il regista italiano e presunto molestatore si erano moltiplicate. A mezzo stampa, si è detto estraneo alla vicenda: “Ho appreso con grande sconcerto dagli articoli apparsi sulle pagine di alcuni quotidiani dell'esistenza di ipotetiche segnalazioni di molestie fatte da persone di cui non viene precisata l'identità. Posso solo affermare, con serenità e sin da ora, che mai e poi mai nella mia vita ho avuto rapporti non consenzienti o condivisi. Per questo, escludo categoricamente di aver conferito mandato legale per trattare il risarcimento del danno in favore di presunte vittime. Procederò in ogni opportuna sede nei confronti di chiunque abbia affermato e affermi il contrario. In via precauzionale, e per evitare strumentalizzazioni, ho sospeso tutte le mie attività lavorative ed imprenditoriali. Chiedo a tutti il massimo rispetto della privacy della mia famiglia e, in particolare, di mia moglie”.