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Clint Eastwood è “Di nuovo in gioco” e più in forma che mai

Una delle icone del cinema mondiale torna nei panni d’attore, tralasciando quelli da regista. Il risultato è un piccolo gioiellino incentrato sul rapporto ritrovato tra un padre e sua figlia, seppellito a causa dell’amore per il baseball.
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A cura di Ciro Brandi
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Di nuovo in gioco

La pellicola “Di nuovo in gioco” (“Trouble with the Curve”) segna il ritorno del grande Clint Eastwood nel ruolo solo di attore protagonista, senza dirigere. Era dal 1993 che ciò non accadeva, dai tempi di “Nel centro del mirino”, diretto da Wolfgang Petersen, ma invece eccolo qui, più in forma e bravo che mai. Il regista di questo nuovo film drammatico-sportivo è Robert Lorenz, grande amico e assistente alla regia di parecchi film di Eastwood. Il ruolo offertogli non poteva essere rifiutato: un padre e uno dei migliori scout di sempre del baseball, all’apparenza molto duro e cinico ma in realtà  buonissimo , soprattutto con l’adorata figlia, alla quale non ha mai saputo dimostrate tutto l’amore che prova per lei. Il baseball resta sullo sfondo, mentre il rapporto padre-figlia è analizzato in profondità, mettendo in risalto, ancora una volta l’estrema versatilità dell’immenso attore e la bravura di tutti gli altri eccezionali protagonisti. Sentimento, ironia e sport si mescolano perfettamente, dando vita ad un vero e proprio gioiellino imperdibile.

La trama

Di nuovo in gioco

Gus Lobel è uno dei migliori talent scout del baseball di sempre. Adesso che è in età piuttosto avanzata, si avvicina il pensionamento, anche se non ha nessuna intenzione di finire in panchina. La sua vita fuori dallo sport scorre solitaria, fatta di spostamenti nelle piccole città americane, e la sera tardi torna a dormire in un umile motel. Un giorno l’Atlanta Braves, la società per la quale lavora, decide fermamente che Gus si deve ritirare e che devono trovare un nuovo talento nel baseball. Il suo amico e boss, Pete Klein decide di chiamare la figlia di Gus, Mickey, per aiutarlo a superare nel migliore dei modi questa situazione. In realtà, tra padre e figlia non ci sono rapporti da anni: Mickey è un affermato avvocato e, dalla morte della madre, ha sempre ritenuto Gus un padre assente, proprio a causa del suo lavoro. Nonostante la reticenza di entrambi, padre e figlia si ritroveranno insieme, in un viaggio nel North Carolina, per visionare un nuovo ipotetico talento, Bo Gentry. A complicare le cose arriva anche Johnny Flanagan, scout di una squadra avversaria, che s’innamora di Mickey. Durante i giorni trascorso insieme padre e figlia, riscoprono un legame che non era mai morto e i rancori presto svaniranno.

Il cast

Di nuovo in gioco

Accanto all’immenso Clint Eastwood, il regista Robert Lorenzo ha voluto Amy Adams, attrice plurinominata agli Oscar e apparsa in film di grande successo come “Prova a prendermi”, di Steven Spielberg, “Il dubbio”, “The Fighter” e recentemente vista in “The Master” del regista Paul Thomas Andreson e “On the Road”, di Walter Salles. Nel 2013 la vedremo ne “L’uomo d’acciaio”, di Zack Snyder, nel ruolo di Lois Lane. Johnny Flanagan ha il volto del lanciatissimo Justin Timberlake, ormai sempre più lontano dal mondo musicale, mentre l’eclettico John Goodman è Pete Klein. Completano il cast: Matthew Lillard (Philip Sanderson), Robert Patrick (Vince), Bob Gunton (Watson), Scott Eastwood (Billy Clark), Matt Bush (Danny), Ed Lauter (Max) e Joe Massingill (Bo Gentry).

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