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“Clip”, film scandalo che racconta la generazione YouPorn

Arriva in (pochissime) sale italiane il film della regista serba Maja Milos ambientato in una periferia di Belgrado degradata. Al centro la storia di una ragazza e di una generazione che sfoga nel sesso le proprie frustrazioni. Film sui giovani, vietato ai giovani.
A cura di Andrea Parrella
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Nell'anno segnato dall'arrivo nelle sale di un film che ha letteralmente sconvolto il pubblico per l'assenza di ogni filtro riguardo le scene di sesso saffico tra un'adolescente e una donna, "La vita di Adele", trionfante a Cannes, un'altra pellicola serba, con una distribuzione molto meno potente ed un budget decisamente ridimensionato, potrebbe fornire una chiave di lettura interessante e abbastanza realistica di un'intera generazione, la cosiddetta generazione Youporn. "Clip" è un film della regista Maja Milos, serba appunto, che ritrae da una prospettiva personalistica, come se tenesse tra le mani uno smartphone, le perversioni e la quotidianità (penetrate l'una nell'altra), delle attuali generazioni d'adolescenti. La regista ritiene che non si tratti di un semplice quadro della periferia di Belgrado, dove ha girato il film, e dunque di una realtà ristretta, ma crede invece, con questo film, di rappresentare una situazione generale.

Il film è chiaramente, e forse paradossalmente, vietato ai minori di 18 anni. Ha vinto il premio Tiger all'ultimo festival di Rotterdam e narra una storia talmente cruda e spinta da crederla esagerata, quando invece, probabilmente, non lo è. Si tratta della vicenda di Jasna, ragazza sedicenne serba che conduce la sua vita disagiata in periferia di Belgrado, tra droga, violenza e soprattutto sesso. Tanto sesso. Il tutto ripreso con il suo cellulare: dal cancro del padre ai giochi erotici cui si presta per compiacere il ragazzo di cui si è innamorata. Nei primi video apparsi su Youtube la sensazione di un punto di vista che gli occhi di tutti si sono abituati ad osservare, quello di chi riprende da un cellulare, rende le immagini familiari, quanto caotiche e poco definite. In mostra ragazzi palestrati che innescano la dinamica padrone-serva tra uomo e donna, tipico non solo della periferia di Belgrado appunto, ma di ogni periferia possibile.

Cilp (il titolo originale è "Klip"), non ha ancora una distribuzione ampia in Italia, a distribuirlo è la Kino, che è anche il cineclub della capitale che ha ospitato e ospiterà di nuovo la pellicola e che si sta muovendo perché nelle grandi città il film  possa trovare ancora occhi degli occhi attenti e disposti ad osservare ciò che ogni genitore potrebbe trovare dietro la porta chiusa della stanza di ogni figlio, ma che non conosce, o che preferisce evitare, per non doverlo sopportare.

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