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Colpo di Fulmine per Jim Carrey e Ewan McGregor truffaldini e innamorati

La coppia inedita Jim Carrey, Ewan McGregor in una commedia dolceamara.
A cura di Ambra Zamuner
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Presentato dopo mille peripezie anche al festival di Dublino, I love you Phillip Morris (questo il titolo originale) ha finalmente raggiunto il grande pubblico, dopo le minacce della distribuzione proibita e dell'incombenza della sola presenza in home video. Gli spettatori paganti si sono fatti sentire ed ecco piombare nelle sale la coppia inedita Carrey/McGregor innamorata e pronta a sfidare le classiche commedie sdolcinate.

Steve Russell è un poliziotto felicemente sposato, che dopo aver subito un violento incidente si scopre gay. Deciso a vivere in pieno la sua vera sessualità si trasferisce a Miami, si trova un fidanzato (Rodrigo Santoro;300) e inizia a vivere la bella e dispendiosa vita di un gay d'alta classe. Il suo nuovo status sociale gli impone di avere fondi illimitati e inizia a truffare le assicurazioni per potersi permettere la vita agiata. Russell vive così fuori e dentro le prigioni fino a quando, in carcere per l'ennesima volta, incontra Phillip Morris (Ewan McGregor) di cui si innamora perdutamente. Da quel momento mente, truffa, assume varie identità con il solo scopo di stare accanto alla sua anima gemella, in un'escalation di romanticismo e gag da osteria.

Si dice sia una storia vera quella dell'artista-impostore Steven Jay Russell, ma quando nei film si dice così la maggior parte delle volte non è del tutto esatto. In questo caso il signore ha ottenuto uno speciale su Discovery Channel, quanto basta per considerarlo reale e poco frutto di finzione. Giusto puntualizzare che Glenn Fiqarra e John Requa scrittori e registi del film hanno macinato un bel po' di ironia e sarcasmo nei precedenti lavori, in quasi tutti il protagonista era Billy Bob Thornton che in questi soggetti ci naviga come se fosse il laghetto di casa.

Bella trovata quella di ingaggiare quindi il più gommoso dei Jim Carrey che di momenti comici ne ha davvero tanti in questi film, ma quasi tutti già visti. Lo si preferisce nella seconda parte della pellicola, quando il sentimento riporta in superficie la sua abilità drammatica (e recitativa). Almeno quando le assurdità inserite nella sceneggiatura acquistano uno scopo profondo. Non riesco a dire se si può salvare invece Ewan McGregor nella recitaizone sopra le righe, forse non è adatto a questo tipo di parti,forse è semplicemente oscurato dall'"esagitazione" del protagonista. Voto sospeso…un po' di delusione amara l'ho avuta però.

Ambra Zamuner

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