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Con “Il banchiere anarchico”, Giulio Base porta nelle sale il famoso racconto di Fernando Pessoa

Giulio Base dirige e interpreta questo intenso film in cui è un potente banchiere che festeggia il compleanno nel suo palazzo. Alla sua festa c’è un solo amico (Paolo Fosso) che lo interroga sulla sua misteriosa e incredibile ascesa nel mondo della finanza. L’uomo gli racconta tutta la propria vita, sentendosi quasi offeso quando il suo ospite gli dice di aver saputo che in passato lui era un anarchico, perché in fondo lui lo è ancora. Al cinema dal 10 ottobre.
A cura di Ciro Brandi
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Giulio Base sta per portare nelle sale “Il barbiere anarchico”, pellicola tratta dalla famosa opera del poeta portoghese Fernando Pessoa,“Il banchiere anarchico – Racconto di raziocinio”, del 1922, e tradotta in più di 100 lingue. Dopo varie rappresentazioni teatrali, quella di Giulio Base è la prima per il cinema e il suo lavoro è stato già molto apprezzato all’ultimo Festival di Venezia, dove il film, presentato nella categoria “Sconfini”, è riuscito a portare a casa il Premio Persefone. Base, grande amante delle opere di Pessoa da sempre, si riservato anche il ruolo del protagonista, un potente banchiere che festeggia il compleanno nel suo enorme e blindato palazzo. Alla sua festa, però, c’è un solo amico che lo interroga sulla sua misteriosa e incredibile ascesa nel mondo della finanza. L'uomo gli racconta tutta la propria vita, sentendosi quasi offeso quando il suo ospite gli dice di aver saputo che in passato lui era un anarchico, perché in fondo lui si sente ancora di appartenere a quella categoria.

Base ha scritto anche la sceneggiatura della pellicola e ha voluto al suo fianco l’amico Paolo Fosso. A proposito del film ha detto quanto segue:

Pur con 35 anni di lavori alle spalle vivo “Il banchiere anarchico come un’opera prima. E’ il film che avrei sempre desiderato fare e finalmente ne ho trovato il coraggio. Ho vagheggiato a lungo la messinscena spoglia e da ragion pura di questo pamphlet fulminante: la parola in palmo di mano al servizio di concetti sferzanti, primi piani alla logica e non agli attori, sgombrando il campo da orpelli che potessero frenare l’altezza dei temi. In questa ottica di rigore desideravo soprattutto restituire allo spettatore l’impegno di quest’ossimorico titolo. Quello stesso della storia di tutte le società: la storia delle lotte di classe. La borghesia pare essersi misteriosamente eclissata dagli schermi. Nel mio piccolo ho provato a guardare in faccia il potere, per sfidarlo. Senza satira. Senza manicheismo.

Per fare tutto ciò, ha affidato la direzione della fotografia a Giuseppe Riccobene, il montaggio a Gabriele Burchiellaro, le musiche a Pietro Freddi, la scenografia a Valter Caprara e i costumi a Cristiana Alagna. La produzione è della Agnus Dei Production, in collaborazione con RAI Cinema e Solaria Film. “Il banchiere anarchico” sarà distribuito dalla SunFilm a partire dal prossimo 10 ottobre.

La trama

Un potente banchiere sta celebrando il suo compleanno nel suo palazzo. Durante la ricorrenza, l’uomo La soddisfa le curiosità del suo unico ospite riguardanti la sua misteriosa ma irresistibile ascesa verso la ricchezza. Figlio del popolo, il banchiere sostiene che quel suo impero economico trae origine da una volontà di lotta sociale evoluta, che va condotta in solitudine, ma non per questo meno radicale dell’ideologia di quelli che si professano anarchici duri e puri. Per lui, l’atto dell’isolarsi è l’unico modo per condurre una vera vita rivoluzionaria e stordisce l’ospite con le sue idee incendiarie contro le ingiustizie della borghesia e di denunce feroci nei confronti della strapotenza del veleno mortale che mina dall’interno la nostra libertà: il denaro. Denaro che il banchiere ha incamerato senza scrupoli e senza regole. Per essere libero, sostiene. Senza vergogna.

Il cast

Giulio Base (Il banchiere) ha girato 24 pellicole come regista, tra cinema e tv e, in tutto, 34 da attore. L’ultimo film per il grande schermo, da regista, è stato “La coppia dei campioni”(2016), mentre da attore “La grande gabbia”(2016), di Paolo Fragasso ma ha avuto anche un piccolo ruolo nel bellissimo “Tutti i soldi del mondo”(2017), diretto dal grande Ridley Scott. Tra la tante fiction di successo, invece, è impossibile non ricordare “Valeria medico legale”(2002), “L’inchiesta”(2006), “Pompei”(2007) e “Una grande famiglia"(2013-2015). Ha partecipato anche come concorrente ai programmi tv “Notti sul ghiaccio”(2015) e “L’Isola dei Famosi 12”(2017). Paolo Fosso (un amico) è l’altro unico attore in scena. Dopo una lunga gavetta in teatro, il reatino Fosso si è fatto conoscere in televisione e al cinema con le serie tv “Don Matteo”, “R.I.S. – Delitti imperfetti” e pellicole di enorme seguito tra cui “Diverso da chi?”(2009), “Qualunquemente”(2011), “Buona giornata”(2012) e “Smetto quando voglio: Masterclass”(2017).

Le curiosità sul film che dovete sapere

1. Giulio Base ha già diretto a interpretato il racconto di Pessoa a teatro, nel 1994, sempre con Paolo Fossa.

2. Il prossimo 10 ottobre, il film terrà a battesimo la riapertura del Quirinetta, lo storico cinema romano, restaurato dalla SunFilm Group.

3. Nel film è presente il brano “L’anarchico”, scritto e interpretato appositamente per il film da Sergio Cammariere.

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