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Curiosità “C’era una volta in America”: il boss Meyer Lansky rifiutò gli inviti di Robert De Niro

Il cult di Sergio Leone usciva nel 1984 e racconta le vicende di David “Noodles” Aaronson (Robert De Niro), e dei suoi amici – coprendo 40 anni di storia – i quali partirono dal ghetto ebraico fino ad arrivare ai vertici della malavita organizzata, nella New York del proibizionismo e del post-proibizionismo. Ecco 5 curiosità che non ancora non sapevate.
A cura di Ciro Brandi
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Il capolavoro assoluto di Sergio Leone, “C’era una volta in America”, usciva nel 1984 ed è un pilastro fondamentale della cinematografia mondiale. Il maestro racconta la storia di David “Noodles” Aaronson (Robert De Niro), e dei suoi amici – coprendo 40 anni di storia (dal 1920 al 1968), che partirono dal ghetto ebraico fino ad arrivare ai vertici della malavita organizzata, nella New York del proibizionismo e del post-proibizionismo, dove si mescolano morte, violenza, paura, amicizia e tradimenti. La pellicola è l’ultima della “trilogia del tempo”, preceduta da “C’era una volta il West”(1968) e “Giù la testa”(1971) e, oltre a De Niro vede nel cast anche star del calibro di James Woods, Elizabeth McGovern, Joe Pesci, Burt Young e Treat Williams. Sarà, sicuramente, uno dei vostri film preferiti, ma ci sono 5 curiosità che forse non sapevate.

1. Gli inviti rifiutati dal boss Meyer Lansky

Robert De Niro, nel film David “Noodles” Aaronson, all’epoca aveva già conquistato due Oscar e, per prepararsi alla perfezione al suo difficile ruolo, chiese più volte – e molto tempo prima delle riprese – alla produzione di poter incontrare il boss mafioso, di origini bielorusse, Meyer Lansky, ma l’uomo rifiutò i suoi inviti.

2. L’indecisione sul ruolo di Max Bercovicz

L’attore James Woods, che nella pellicola interpreta la parte di Maximilian “Max” Bercovicz, in realtà non fu la prima scelta di Leone. All’inizio, il ruolo doveva andare a Joe Pesci, ma i suoi provini non convinsero il regista che però lo voleva lo stesso nel suo progetto. Alla fine, fu proprio Pesci a scegliere d’interpretare il ruolo di Frankie Monaldi e De Niro fece il nome di Woods per quello di Bercovicz.

3. L’autocandidatura di Claudia Cardinale per Carol

La straordinaria Claudia Cardinale aveva già lavorato con Leone nel cult “C’era una volta il West”, dove vestiva i panni di Jill McBain. L’attrice, però, si autocandidò per la parte di Carol, compagna di Max/James Woods, ma Leone volle optare per un volto meno noto, scegliendo Tuesday Weld.

4. Le location in USA, Canada, Francia e Italia

Leone ha girato il cult a Brooklyn, poi in New Jersey, in Florida ma anche in Québec (Canada). Alcune sequenze furono girate a Parigi e in Italia, a Cinecittà, dove furono allestite quasi tutte quelle ambientate negli anni ’20 e ’30. La scena do Noodles e Deborah/Elizabeth McGovern al ristorante, invece, è stata girata all’Hotel Excelsior di Venezia.

5. La collaborazione dell’ex-gangster e scrittore Harry Grey

Sergio Leone ebbe molto incontri con l’ex-gangster e scrittore Harry Grey. Il suo primo libro, “Mano armata”(1952) fu fondamentale per il regista e gli sceneggiatori Leonardo Benvenuti, Piero De Bernardi, Enrico Medioli, Franco Arcalli e Franco Ferrini per ricreare l’America vista attraverso i suoi occhi.

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