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Da 007 alla Disney, film rinviati per la pandemia che rischiano di mettere in ginocchio il cinema

Il mondo del cinema come lo abbiamo sempre conosciuto sembra a un punto di svolta. La pandemia ha messo in crisi il sistema e il rinvio dell’uscita di molti blockbuster, da James Bond al colosso Disney, rischia di dare la spallata definitiva al sistema delle sale. A giovarne potrebbero essere le piattaforme streaming, ma anche le piccole sale e le produzioni locali.
A cura di Andrea Parrella
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In queste ore si discute molto del futuro del cinema e del futuro di questo settore. La notizia della decisione di Cineworld di chiudere più di 700 sale tra America e Gran Bretagna, confermata per l'8 ottobre, che mette a rischio circa 5500 posti di lavoro, sta legittimamente preoccupando l'intero settore a livello globale, perché rischia di provocare un effetto a catena difficilmente controllabile. Preoccupa, soprattutto, la motivazione comunicata dal gruppo britannico al primo ministro Boris Johnson: "In questo momento il settore non è redditizio". Di conseguenza, tenere le sale chiuse costa meno che tenerle aperte.

Il fenomeno per il momento non sembra aver travolto l'Italia, ma l'effetto a catena è dietro l'angolo, considerando che la decisione di Cineworld è parte di una crisi generale del sistema che, causa pandemia, ha spinto molte case di produzione a rinviare l'uscita di alcuni blockbuster che erano considerati come fonte di ossigeno puro per il sistema cinema e che ora arriveranno solo nel 2021. Primo fra tutti No Time To Die, 25esimo capitolo della saga di Bond, che lo scorso venerdì è stat definitivamente rinviato al prossimo anno e parer aver dato la stura definitiva alla decisione del colosso britannico di chiudere le sue sale negli Stati Uniti, nonché in Gran Bretagna e Irlanda.

Non solo Bond, molti i blockbuster rinviati

Il rinvio dell'uscita di Bond 25 è un caso tra tanti, preceduto da annunci di rinvii non meno rilevanti. Diversi giorni fa Disney ha comunicato il rinvio dell'uscita di Black Widow a maggio 2021, Shang-Chi and the Legend of the Ten Rings a luglio del prossimo anno e Eternals con Angelina Jolie a novembre 2021. Posticipato di un mese, a maggio del 2021, anche Fast and Furious 9 e del West Side Story di Spielberg, mentre l'uscita nelle sale di The witches – Le streghe di Robert Zemeckis, prevista per il 9 ottobre, è saltata in virtù della distribuzione sulla piattaforma HBO Max.

Le uscite Disney rimaste invariate

La speranza perché il sistema non collassi è in alcuni titoli, film ad alto potenziale di incassi, i cosiddetti blockbuster, principalmente di matrice Disney. Dal nuovo prodotto Disney-Pixar Soul, che aprirà la festa del cinema di Roma il 15 ottobre e che dovrebbe uscire negli Stati uniti il 20 ottobre. Nello stesso mese è previsto l'arrivo di I Croods 2 – Una nuova era. A dicembre sono invece attesi Wonder Woman 1984 di Patty Jenkins, Free Guy Dune, nuova fatica di Denis Villeneuve con Timothée Chalamet. Il condizionale è d'obbligo, visto che lo stallo verso il quale si avvia il mondo della sale cinematografiche potrebbe indurre Disney a spingere per un'operazione simile a quella di Mulan, il quale dopo numerosi rinvii è stato distribuito unicamente sulla piattaforma Disney + per la modica cifra di circa 30 euro, riscuotendo un successo tutt'altro che irrilevante.

E in Italia come va?

L'ottimismo italico passa dall'idea che le voragini dei grandi film rinviati possano essere riempite dai piccoli film locali e che, in questo senso, anche le piccole sale possano reggere lo scossone. Non pare casuale, in questo senso, l'uscita anticipata di un mese, inizialmente il 26 novembre e ora il 29 ottobre, della commedia Ritorno al crimine, con Gassman, Giallini, Tognazzi e Leo. Potrebbe beneficiarne anche Carlo Verdone con Si vive una volta sola, inizialmente previsto nei mesi del lockdown e ora in uscita il 26 novembre, salvo nuovi Dpcm.

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