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“Da grande”, la commedia con Renato Pozzetto compie 30 anni

30 anni fa usciva una delle commedie più originali e riuscite con protagonista Renato Pozzetto. La storia è quella di Marco, un bimbo di 8 anni che vedrà avverarsi il suo desiderio di diventare un adulto, trasformandosi in un 40enne confuso e impacciato. Surreale, comico, tenero e malinconico, il film ha ispirato molti altri registi ed è sempre un piacere rivederlo in tv.
A cura di Ciro Brandi
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A 30 anni di distanza dalla sua uscita, la commedia “Da grande”, diretta da Franco Amurri con protagonista Renato Pozzetto, ogni volta che viene trasmessa in tv è seguita da milioni di spettatori.  Il film è incentrato sulla storia di Marco Marinelli, un bimbo di 8 anni che si sente incompreso e trascurato dai suoi genitori (Alessandro Haber e Ottavia Piccolo), troppo presi dai loro problemi di coppia ed economici. Il bimbo non vede l’ora di diventare grande per non soffrire più delle loro dimenticanze e, un giorno, dopo essere stato avvolto da una luce fortissima, si trasforma in un quarantenne, rifugiandosi a casa della sua maestra, Francesca (Giulia Boschi), della quale è segretamente innamorato. Da quel momento, inizierà la sua avventura nel mondo degli adulti anche se, ben presto, avrà nostalgia della sua età.

Una favola con un Pozzetto al top

Il romano Franco Amurri, all’epoca, con “Da grande” – sceneggiato a quattro mani con Stefano Sudriè – seppe portare una ventata di allegria e originalità al cinema italiano con la storia del bimbo nel corpo di un adulto. Per farlo, si servì dell’ottimo Renato Pozzetto, che nel 1987 aveva 47 anni, perfetto nei panni di Marco da adulto impacciato e confuso capace, grazie al suo talento, di dare vita ad un personaggio surreale, tenero e ingenuo che, ad oggi, resta una delle sue migliori interpretazioni sul grande schermo. Amurri, però, evita abilmente il patetismo o i banali confronti bambino/adulto, realizzando una vera e propria favola che parte anche con toni alquanto seri, per poi aprirsi al divertimento con Pozzetto baby-sitter della sua sorellina e innamorato della maestra, fino ad arrivare al finale sorprendente  e commovente. Sudriè e Amurri, per “Da grande” vinsero il Nastro d'argento, assegnato dal Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici Italiani, come Migliore Soggetto Originale e anche il pubblico premiò la pellicola, con più di 6.6 miliardi di lire d’incasso.

Il piccolo Joska Versari e gli altri interpreti

Tutto il cast fu scelto con estrema cura. Marco da piccolo è interpretato dal bravissimo Joska Versari che, nello stesso anno, debuttò al cinema nel film “La famiglia” del maestro Ettore Scola. Dopo “Da grande”, lo vedremo in “Non più di uno”(1989) di Roberto Pelosso e poi direttamente nel 2001, nella commedia “Amici Ahrarara”, diretta sempre da Franco Amurri. Le ultime apparizioni sono televisive e, infatti, nel 2006 prende parte ad un episodio della fiction “Carabinieri” e, due anni dopo, de “I Cesaroni”. Bravissimi sono anche Alessandro Haber e Ottavia Piccolo, nel ruolo dei genitori nevrotici e presi da mille problemi quotidiani in cui ci si poteva – e ci si può – rispecchiare alla grande e la giovane Giulia Boschi che, nel 2001, ha lasciato il mondo della recitazione per insegnare medicina tradizionale cinese all’università.

Il paragone con “Big”, la commedia con Tom Hanks

Il 3 giugno 1988, circa 6 mesi dopo l’uscita di “Da grande”, nelle sale USA sbarcava “Big”, commedia di Penny Marshall con Tom Hanks ed Elizabeth Perkins. La trama è molto simile, anche se avrà switch narrativi un tantino diversi. All’epoca, si pensò che “Big” fosse un remake in salsa americana di “Da grande” ma, effettivamente, tra pre e post produzione, era quasi impossibile per Penny Marshall girarlo. Ancora oggi, quindi, resta aperto il dubbio: remake non dichiarato o pura coincidenza?

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