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Davide Parenti de Le Iene: “Processo mediatico contro Fausto Brizzi? Denunci noi, non le attrici”

Il creatore del programma che ha scatenato lo scandalo molestie sul regista commenta la scelta della procura di archiviare le tre denunce presentate. Parenti annuncia una nuova inchiesta: “Brizzi non è stato dichiarato innocente. Siamo pronti a portare in tribunale le testimonianze che abbiamo raccolto”.
A cura di Valeria Morini
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Davide Parenti, ideatore de Le Iene, commenta su Corriere.it l'archiviazione delle accuse contro Fausto Brizzi, accusato da diverse attrici di violenza sessuale e molestie. Era stato proprio il programma di Italia 1 a lanciare lo scandalo, mostrando in alcune puntate le pesanti dichiarazioni delle accusatrici (alcune a volto coperto). Tre di loro hanno poi presentato denuncia, ma la procura di Roma ha scelto di non proseguire con il caso. Il giudizio di Parenti è molto duro:

Ci viene rimproverato d’aver fatto un processo mediatico a un uomo che in questi anni avrebbe abusato del suo potere per molestare un numero consistente di ragazze sottoponendole a un reiterato “copione”. (…) Molti giornali hanno parlato di “archiviazione”, “fine di un incubo”, “risarcimento”, “scagionamento” eppure Brizzi non è stato dichiarato innocente da nessun Tribunale della Repubblica. Se c’è stato un processo mediatico di sicuro c’è stata anche un’assoluzione mediatica

Perché le accuse sono state archiviate

Il procuratore aggiunto Maria Monteleone e i pm Francesca Passaniti e Pantaleo Polifemo hanno chiesto l'archiviazione per Brizzi, in quanto "il reato non sussiste" per quel che riguarda una delle denuncianti. Negli altri due casi, le accuse sono state giudicate "improcedibili" perché i termini di legge erano scaduti. Come ricorda Parenti, "la legge italiana prevede che la vittima di reati sessuali o presunta tale abbia sei mesi di tempo per sporgere denuncia, altrimenti il reato è improcedibile cioè non può essere più processato in tribunale".

Brizzi potrebbe chiedere i danni, la replica di Parenti

Il programma Mediaset, dunque, non fa nessun passo indietro rispetto all'inchiesta che ha sollevato l'enorme polverone sul regista di "Notte prima degli esami". I legali di Brizzi hanno parlato di una richiesta di risarcimento per i danni all'immagine. Parenti promette nuovi approfondimenti sulla questione nella prossima stagione de Le Iene, a partire da settembre, e sostiene come lo show sia pronto a una causa contro Brizzi.

Se davvero ritiene di aver agito nella totale trasparenza e onestà, denunci Le Iene, pretenda di essere risarcito da noi, non da chi non ha i mezzi né la forza per rispondere alla sua aggressione. Siamo pronti a portare davanti a un tribunale le dettagliate testimonianze che abbiamo raccolto.

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