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Delusione “La Grande Bellezza”, agli Oscar francesi Sorrentino non ce la fa

I premi César non sono un’ottima anticipazione degli Oscar del 2 marzo, ai quali Sorrentino concorre per aggiudicarsi la statuetta del Miglior Film Straniero: vince il belga “Alabama Monroe”. La serata è dominata da “Tutto sua madre”.
A cura di A. P.
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L'Academie des arts et technique du cinemà ha assegnato ieri i suoi abituali premi annuali al cinema francese e internazionale. E' l'ultimo step antecedente alla notte più attesa, quella degli Oscar del prossimo 2 marzo, per la quale Paolo Sorrentino, il suo produttore e l'Italia intera stanno riservando grandi aspettative per la statuetta come Miglior Film Straniero. Ma se fino ad ora il lungo percorso che porta alla statuetta era stato costellato, per "La grande bellezza", da una serie inarrestabile di successi (vedi Golden Globes e Bafta), davanti al giudizio d'oltralpe il film che racconta la Roma decaduta ha dovuto cedere il passo al film belga "Alabama Monroe". Un piccolo accenno di amaro in bocca per un Sorrentino già a Los Angeles con tutta la sua famiglia, che si è detto scaramanticamente privo di aspettative per gli oscar, ieri sera.

A dominare la serata è stato "Tutto sua madre", esordio di Guillaume Gallienne alla cinepresa, che ha vinto cinque statuette, fra cui miglior film e miglior attore. A partecipare alla serata di gala c'erano ospiti come Quentin Tarantino (il suo Django concorreva come Miglior Film Straniero), Jeremy Irons ed anche la premiata Scarlett Johansson. Ma a rimanere davvero deluso dalla serata, oltre che Sorrentino, è stato il film di Kechiche "La vita di Adele", già ampiamente penalizzato in occasione degli Oscar per la mancata nomination a Miglior Film Straniero (ecco la cinquina finalista), che non ha ottenuto alcun premio, fatta eccezione per quello alla protagonista Adele Exarchopoulos. Il tutto nonostante la Palma d'Oro ottenuta a Cannes lo scorso anno. Particolarità della serata anche la riapparizione in pubblico di Julie gayet, compagna del presidente Hollande, che concorreva al ruolo da Miglior Attrice non protagonista con la madre di Carla Bruni, uscendone a bocca asciutta. Ecco qui tutti i premiati della serata:

Opera prima: Tutto sua madre di Guillaume Gallienne

Documentario: Vado a scuola di Pascal Plisson

Film straniero: Alabama Monroe di Félix Van Groeningen

Scenografia: Stéphane Rozenbaum per Mood Indigo

Costumi: Pascaline Chavanne per Renoir

Montaggio: Valérie Deseine per Tutto sua madre

Fotografia: Thomas Hardmeier per L'Extravagant voyage du jeune et prodigieux T.S. Spivet

Sceneggiatura non originale: Guillaume Gallienne per Tutto sua madre

Sceneggiatura: Albert Dupontel per 9 mois ferme

Attore emergente: Pierre Deladonchamps per Lo sconosciuto del lago

Attrice emergente: Adèle Exarchopoulos per La vita di Adele

Attore non protagonista: Niels Arestrup per Quai d'Orsay

Attrice non protagonista: Adèle Haenel per Suzanne

Attore: Guillaume Gallienne per Tutto sua madre

Attrice: Sandrine Kiberlain per 9 mois ferme

Regia: Roman Polanski per Venere in pelliccia

Film: Tutto sua madre

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