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“Diabolik” visto dai Manetti Bros: “Sarà un film oscuramente romantico”

Ormai è ufficiale ad interpretare il più fascinoso criminale dei fumetti, Diabolik, sarà Luca Marinelli. Al suo fianco nei panni della bellissima Eva Kant ci sarà Miriam Leone, mentre a ricoprire il ruolo dell’ispettore Ginko sarà Valerio Mastandrea. Un cast d’eccezione per il nuovo film dei Manetti Bros, che parlano per la prima volta del loro progetto.
A cura di Ilaria Costabile
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Se dovessimo pensare ad un personaggio avvolto da fascino e mistero, il nome che salterebbe immediatamente alla memoria è quello di Diabolik. Già si vociferava da qualche tempo sulla possibile produzione di un film tutto italiano sul fascinoso ladro dei fumetti e nell'ambito di Cinè-Le giornate estive del cinema, sono state confermate quelle che prima erano soltanto indiscrezioni. Ad occuparsi della realizzazione del film saranno i registi Marco e Antonio Manetti, meglio conosciuti come i Manetti Bros. La pellicola sarà prodotta da Monpracem, RaiCinema e in associazione con Astorina.

Le dichiarazioni dei Manetti Bros

I cinefili sono già in visibilio per la conferamta presenza di Luca Marinelli nel ruolo di Diabolik e al suo fianco, nei panni della bellissima Eva Kant, ci sarà Miriam Leone, mentre un altro nome di rilievo è quello di Valerio Mastandrea che vestirà i panni dell'ispettore Ginko. Un cast tutto italiano per un film che si prospetta fuori dal comune, se consideriamo la particolare propensione dei fratelli Manetti ad un modo di fare cinema lontano dalla convenzionalità, infatti Marco Manetti ha esordito con una prima interessante dichiarazione: "Sarà un film oscuramente romantico". La pellicola verrà ambientata negli Anni Sessanta e nella parte conclusiva verrà girata a Trieste, tra la Stazione Marittima e il caveau della Fondazione CrT, come è stato annunciato durante la convention dedicata alla 01 Distribution, casa di distribuzione del lungometraggio, nell'ambito delle Giornate Estive del Cinema, a Riccione. I due registi si sono espressi anche sul personaggio di Diabolik, parlando della sceneggiatura ad opera di Mario Gomboli e Michelangelo Neve, e spiegando i canoni secondo cui hanno scelto i protagonisti del film :

Il cinema è una forma d'arte più libera di una serie tv. L'incontro con Mario Gomboli ha creato i presupposti per fare di Diabolik un grande film, i tempi per farne una serie saranno maturi quando si permetterà a Diabolik di essere quello che è. La sua anima sta nell'essere episodico, come Spider Man per intenderci. Ce ne stiamo accorgendo noi stessi, Diabolik cresce insieme a chi lo scrive. Diabolik è un fumetto italiano, un mito dell’immaginario collettivo, e abbiamo fortemente voluto che il cast fosse al cento per cento italiano. Nello scegliere i protagonisti non ci siamo basati sulla sola somiglianza, ma abbiamo cercato e trovato attori bravi, in grado di comunicare le giuste emozioni: Luca Marinelli, uno degli attori più versatili del nostro cinema, capace di portare sul grande schermo il fascino e la freddezza di Diabolik senza fargli perdere umanità; Miriam Leone, un’attrice di carattere, bella e sensuale, la perfetta Eva Kant e Valerio Mastandrea così empatico, in grado di rendere vincitore anche Ginko, l’antagonista da amare.

Il primo film risale agli Anni 60

Il personaggio dei fumetti creato nel 1962 dalla mano di Angela Giussani, solo una volta è stato oggetto di una trasposizione cinematografica, nel 1968. Il film fu diretto da Mario Bava, ma non ebbe un buon riscontro in termini di pubblico, almeno in Italia, mentre all'estero fu molto apprezzato dalla critica dei Cahièrs du Cinema, che lo consacrò come un piccolo capolavoro. Il criminale era interpretato da John Philippe Law, attore che troviamo nel film Alta infedeltà diretto da uno dei grandi registi del cinema italiano, Mario Monicelli, mentre Eva Kant aveva il volto di Marisa Mell, interprete di diversi film degli Anni Sessanta, diretta da registi di fama internazionale come appunto Bava e Monicelli. Il film è ricordato, inoltre, per essere una delle più alte dimostrazioni della cinematografia pop di quel tempo, con chiare influenze della pop art, del futurismo e dell'optical art.

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