E’ morto il regista Emidio Greco, l’uomo dalla storia semplice e speciale
Si è spento ieri a Roma il regista e sceneggiatore Emidio Greco. Assistente di Roberto Rossellini durante la lavorazione la lavorazione di “Intervista a Salvador Allende – la forza e la ragione”, del 1971, Greco fa il suo esordio da regista tre anni dopo con “L’invenzione di Morel”, ispirato ad un romanzo di Adolfo Bioy Casares. Nel 1982 è la volta del drammatico “Ehrengard”, tratto dall’omonimo romanzo di Karen Blixen con Jean Pierre Cassel, Alessandro Haber e Audrey Matson, che però sarà distribuito solo nel 2002. Nel 1991, dopo aver lavorato alla produzione televisiva di “Un caso di coscienza”, dirige il film “Una storia semplice”, tratto dal romanzo di Leonardo Sciascia, con un cast davvero eccezionale composto da: Gian Maria Volonté, Massimo Dapporto, Ennio Fantaschini, Ricky Tognazzi, Gianmarco Tognazzi, Massimo Ghini e Tony Sperandeo. La pellicola riceve un ottimo riscontro da parte della critica al Festival di Venezia e porta a casa anche un Nastro d’argento per la migliore sceneggiatura.
Nel 1999 si da al thriller con “Milonga”, interpretato da Giancarlo Giannini e Claudia Pandolfi, a cui segue, nel 2001 “Un altro mondo è possibile”, diretto con Francesco Maselli. L’opera di Sciascia lo affascina da sempre e quindi, nel 2002, porta sullo schermo un’altra sua opera, “Il consiglio d’Egitto”, con Silvio Orlando, che racconta le vicende dell’abate e falsario del ‘700, Giuseppe Vella, mentre nel 2007 tocca a “L’uomo privato”. Il suo ultimo film è stato “Notizie dagli scavi”, del 2011, con Ambra Angiolini e Giuseppe Battiston, tratto dal racconto di Franco Lucentini del 1964. Greco è stato colui che ha istituito, con Citto Maselli, “Le Giornate degli Autori”, sezione delle associazioni cinematografiche al Festival di Venezia, nel 2004.