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“È morto Macaulay Culkin”, lui reagisce alla bufala con una foto

“Macaulay Culkin è morto”, il controverso attore, reso famoso da “Mamma ho perso l’aereo”, vittima dell’ennesima bufala. Lui reagisce scherzando su twitter, mostrandosi in una foto privo di sensi.
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Tutti vogliono morto Macaulay Culkin, o meglio cercano di darlo per trapassato. Voci incontrollate sui social network dicevano che il suo corpo senza vita era stato trovato in un appartamento di New York, nella notte tra venerdì e sabato. Non è certo la prima volta che succede qualcosa del genere, negli ultimi cinque anni l'attore di "Mamma ho perso l'aereo!" è stato dato per morto almeno una decina di volte ed anche questa volta un portale parodia, Mscn, ha lanciato una bufala-bomba che ha realizzato più di 356mila condivisioni soltanto su Facebook. Macaulay Culkin è ovviamente vivo e vegeto e ci ha scherzato sull'account ufficiale della sua band, i Pizza Underground.

Con un tweet la band scrive: "Una delle cose fantastiche che puoi fare quando sei vivo, è pranzare a Breaux Bridge, a Los Angeles". E la foto di gruppo mostra lì, in carne e ossa, l'ex Kevin McAllister di "Home Alone".

La reazione divertita di Macalauy Culkin sulla bufala continua quando, in un tweet di poche ore fa, Macalauy Culkin si mostra privo di sensi tra le braccia di un fantomatico Andy Warhol. Il paradosso più assurdo possibile, dunque. Ma come è possibile che portali crea-bufale riescano ad agire indisturbati e macinare condivisioni su condivisioni senza che nessuno intervenga? È una situazione ormai insostenibile che riesce a verificarsi grazie ad una serie di fattori che, puntualmente, riescono a verificarsi, come la natura credulona dell'utente medio su Facebook.

La bufala della pena di morte ai calciatori della Corea del Nord

Nelle scorse settimane girò su tutti i social network la notizia della pena di morte inflitta ai calciatori della Corea del Nord, dopo la disonorevole sconfitta per 1-0 contro la Corea del Sud. A mietere vittime illustri tra le testate più autorevoli, che scelleratamente ribatterono la notizia, fu il solito National Report, portale dichiaratamente satirico che già aveva colpito con la news di Justin Bieber special guest nell'album dei Radiohead e Denis Rodman convertito e arruolatosi nell'Isis. Bufale di prima scelta, insomma, dove chi ci rimette è sempre il lettore.

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