E’ morto Tonino Accolla, grande doppiatore delle star di Hollywood
E’ morto a 64 anni, dopo una lunga malattia, Tonino Accolla, regista e doppiatore di personaggi come Homer Simpson ed Eddie Murphy, la cui mitica risata è rimasta nella storia del cinema. Accolla, originario di Siracusa, è stato anche attore teatrale e televisivo, originario di Siracusa, ha doppiato tante altre star di Hollywood: Tom Hanks, Mickey Rourke, Hugh Grant, Jim Carrey, Ben Stiller, Tim Curry, Gary Oldman, il personaggio di Timon nel film d'animazione “Il Re Leone” e Mike in “Monsters & Co”. E' davvero un duro colpo per il mondo del doppiaggio. Accolla ha doppiato vari personaggi di film d’animazione: Sigfrido ne “Il lago dei cigni”, Asterix in “Asterix conquista l’America”; Mushu in “Mulan”; l’Auto Mike in “Cars – Motori Ruggenti”; Astarotte in “Opopomoz” e tanti altri. L’attività di direttore del doppiaggio è iniziata nel 1988 con il film “Turista per caso”diretto da Lawrence Kasdan, ed è proseguita senza sosta in film come: “Orchidea selvaggia”, “Hot Shots!”, “Il silenzio degli innocenti”, “Robin Hood – Principe dei ladri”, “Molto rumore per nulla”, “Léon”, “Braveheart”, “Alien – La clonazione”, “L’uomo senza sonno”, fino a “Il commissario Torrente – Il braccio idiota della legge”.
Il doppiaggio è un amore di famiglia, dato che anche sua nipote, Natalia Accolla, ha abbracciato la sua stessa passione, così come suo figlio Lorenzo. Troppo spesso, forse, dimentichiamo che dietro al successo di film importanti e milionari, ci sono voci che restano nell'ombra ma che fanno gran parte di quel successo. Tonino Accolla, con Mario Maldesi – altro grande maestro scomparso lo scorso settembre – era proprio una di queste, un grande "attore", perchè oltre a prestare la sua voce, aveva una verve che solo i grandi artisti del settore riescono ad esprimere utilizzando solo le corde vocali. Ci sono casi in cui attori, la cui recitazione sul fronte della voce non è eccelsa, possono venire "recuperati" proprio dalla bravura del doppiatore. Pensate, quindi, alla sua stragrande importanza. Il cinema italiano “nascosto” perde, purtroppo, un altro dei suoi pilastri, sperando nella continuità delle nuove generazioni.