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“È stata la mano di Dio merita l’Oscar”, la critica americana promuove il film di Paolo Sorrentino

Gli americani vogliono il film di Paolo Sorrentino nelle shortlist degli Oscar: “Il processo di selezione è in gran parte politico. Se l’Italia vuole accontentare interessi locali, faccia pure. Ma se vuole tornare a vincere un Oscar, forse è il caso di rivolgersi ancora al Maestro che lo ha vinto per ultimo”.
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David Rooney, il critico di The Hollywood Reporter, ha pochi dubbi riguardo È stata la mano di Dio: “È il film più ricco, più profondo, più bruciante e commovente di qualsiasi altra cosa abbia fatto il regista prima”. E ormai sono tutti d'accordo che se "La grande bellezza" è stato il modo di Paolo Sorrentino di omaggiare "La dolce vita", con quest'ultima prova, la più intima perché racconta la storia vera della sua famiglia terminata in tragedia, Sorrentino ha voluto omaggiare "Amarcord". Siamo ai due lati opposti della produzione felliniana, così come "La grande bellezza" e "È stata la mano di Dio" si trovano ai due poli opposti della produzione sorrentiniana.

L'America scuote l'Italia: "Sorrentino agli Oscar"

Come scrive The Hollywood Reporter "nessun paese al mondo ha dato alla luce più vincitori dell'Oscar per il miglior lungometraggio internazionale dell'Italia". Sono quattordici le statuette e l'ultima volta proprio con Paolo Sorrentino, ormai otto anni fa. Da quel momento, mai più un film italiano è riuscito a entrare nella rosa delle candidature. E Scott Feinberg prova a spiegarla così:

Non perché l'Italia abbia smesso di fare grandi film. È in gran parte perché il processo di selezione di una candidatura all'Oscar è, come la maggior parte delle cose in Italia, altamente politico, mi è stato detto da fonti vicine al processo. Se l'Italia vuole accontentare gli interessi locali, può continuare a fare le sue scelte in questo modo. Ma se vuole tornare agli Oscar, forse è il caso di rivolgersi ancora al maestro che lo ha vinto per ultimo.

Così come è accaduto un anno fa nel caso di "La vita davanti a sé", film ancora prodotto da Netflix con Sophia Loren, che non è stato presentato dall'Italia per la shortlist.

Quando esce il film

È stata la mano di Dio uscirà nelle sale italiane il 24 novembre mentre dal 15 dicembre sarà disponibile su Netflix, in tutti i Paesi in cui c'è il servizio attivo. Nel cast: Filippo Scotti, Toni Servillo, Teresa Saponangelo, Massimiliano Gallo, Luisa Ranieri, Enzo Decaro, Dora Romano e Franco Pinelli. Il film è stato accolto a Venezia con nove minuti di applausi.

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