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Elisabetta Gregoraci nel film drammatico sulla sua Calabria: “Mi hanno imbruttita e sporcata”

La showgirl calabrese, Elisabetta Gregoraci, è stata da poco al Taormina Film Fest, dove è stato presentato il nuovo film di Mimmo Calopresti. In “Aspromonte-La terra degli ultimi” l’ex conduttrice interpreta un ruolo drammatico, per cui dichiara di aver dovuto assumere un aspetto diverso dal solito, arrivando anche ad imbruttirsi.
A cura di Ilaria Costabile
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Al Taormina Film Festival è stato presentato l'ultimo film di Mimmo Calopresti "Aspromonte – La terra degli ultimi", una pellicola non facile, nella quale emerge la voglia di raccontare un luogo, come si suol dire "dimenticato da Dio e dagli uomini", in cui la violenza e l'ignoranza dominano su tutto. Tra gli attori che animeranno l'ultima fatica di Calopresti c'è Elisabetta Gregoraci.

Elisabetta Gregoraci la donna del brigante

La showgirl calabrese non è la prima volta che si cimenta nel ruolo di attrice, per lo più in commedie come Il cielo in una stanza di Carlo Vanzina (1999), C'era un cinese in coma di Carlo Verdone (2000) e Made in China napoletano di Simone Schettino (2017), per cui senza dubbio non aveva mai affrontato una parte così drammatica. Una donna diversa, spogliata della sua abituale bellezza, una donna che non conosce ancora l'emancipazione, che è soggetta all'idea di possesso. La Gregoraci interpreta Maria, la donna di Don Totò, interpretato da Sergio Rubini, che è il brigante del paese, nonché colui che lo governa. Il paese in questione è Africo, che si erge nella Calabria più profonda, un posto che non ha futuro, isolato e sperduto. L'ex conduttrice di Made in Sud ha raccontato le sue impressioni, dopo essersi cimentata in un'esperienza così catartica e impegnativa, soprattutto perché ambientata nella sua terra:

Vedermi in questa nuova veste mi emoziona, soprattutto perché ho partecipato a un film girato nella mia Calabria, anche se non conoscevo l’Aspromonte. Quando per la prima volta ho visto Mimmo mi ha detto: “Sono troppo bianchi i tuoi denti”. Così mi hanno imbruttita e mi sono sporcata, ma ero felice per questo ruolo così diverso. Non è stato logisticamente facile girare abbiamo lavorato coi piedi nel fango, sotto la pioggia e al freddo, però si respirava un’aria di pace. Avrei voluto portare sul set mio figlio per mostrargli quei luoghi.

La storia raccontata nel film

Il film di Mimmo Calopresti racconta una Calabria desertica, che definire arretrata sarebbe un eufemismo. Tutta la vicenda è ambientata negli Anni Cinquanta, ad Africo, una località dell'Aspromonte. Qui, l'ennesima morte di parto di una donna, a causa del mancato arrivo del medico preposto nel paesino, porta gli abitanti a mettere in atto una sorta di ribellione, affinché Africo possa aprire le sue strade alla civiltà. Già l'arrivo di una maestra del Nord, interpretata da Valeria Bruni Tedeschi, insinuerà il pericoloso germe della conoscenza tra i bambini, ma non solo. Anche Marcello Fonte, che interpreta il ruolo di un paesano curioso, si farà affascinare dalla possibilità di arricchire il suo bagaglio di conoscenze. Sarà il brigante del posto, pioniere di una sorta di arcaica n'drangheta, a cercare di impedire questa evoluzione. Il film arriverà nelle sale il 17 ottobre ed è stato scritto da Mimmo Calopresti in collaborazione con Monica Zapelli, autrice de "I cento passi".

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