Esce “BlacKkKlansman”, il film di Spike Lee sull’infiltrato speciale del Ku Klux Klan
“BlacKkKlansman”, il nuovo film del grande Spike Lee, finalmente arriva nelle nostre sale dopo aver vinto il Grand Prix della Giuria al Festival di Cannes 2018. La pellicola è l’adattamento per il grande schermo del libro “Black Klansman”, scritto da Ron Stallworth, un ex poliziotto che nel film è interpretato da John David Washington, figlio del grande premio Oscar Denzel. Lee, infatti, ci porta nei primi anni ’70 e racconta la storia, basata quindi su fatti reali, di questo detective, il primo afroamericano del dipartimento di Colorado Springs, visto in maniera ostile dai suoi colleghi. Per farsi valere, Stallworth deciderà di infiltrarsi nel pericolosissimo Ku Klux Klan, guadagnandosi la fiducia del più grande esponente. La missione sembra procedere per il verso giusto, fino a quando Stallworth viene a conoscenza di un complotto mortale.
Attraverso “BlacKkKlansman” e la storia di Stallworth, il regista riesce a dare uno specchio molto realistico delle relazioni razziali di quel periodo in America che, purtroppo, si riflettono anche nella contemporaneità. Lee ha scritto anche la sceneggiatura, in collaborazione con David Rabinowitz, Charlie Wachtel e Kevin Willmott mentre Chayse Irvin si è occupato della fotografia e Barry Alexander Brown del montaggio. Le musiche sono di Terence Blanchard e gli effetti speciali sono opera di Josh Hakian e Randall Balsmeyer. Tra i produttori, oltre allo stesso Lee, ci sono anche Jason Blum e Jordan Peele, gli stessi geniacci che hanno portato al successo e all’Oscar il thriller-horror “Scappa – Get Out”. Con John David Washington ci sono anche, tra gli altri, Adam Driver, Ryan Eggold e Topher Grace. La pellicola sarà nelle nostre sale dal prossimo 27 settembre.
La trama
USA, primi anni ’70. In un periodo di grandi sconvolgimenti sociali, Ron Stallworth è il primo detective afroamericano del dipartimento di polizia di Colorado Springs, ma il suo arrivo è accolto con scetticismo ed ostilità. Stallworth, però, decide di farsi un nome imbarcandosi in una missione molto pericolosa: infiltrarsi nel Ku Klux Klan ed esporne i crimini. Fingendosi un estremista razzista, il detective contatta il penetra al suo interno conquistando al fiducia del Gran Maestro del Klan, David Duke, ma man mano che l'indagine sotto copertura procede, Stallworth e il collega Flip Zimmerman verranno a conoscenza dei dettagli di un complotto mortale e uniranno i loro sforzi per distruggere l'organizzazione, il cui vero obiettivo è modificare la propria retorica violenta per ottenere il consenso della massa.
Il cast
John David Washington (detective Ron Stallworth) è apparso a soli 9 anni in “Malcolm X”(1992), diretto sempre da Spike Lee e dove il protagonista era suo padre Denzel Washington. Successivamente lo abbiamo visto in “Love Beats Rhymes”(2017) e “Monster”(2018), oltre alla serie tv “Ballers”. Adam Driver (Flip Zimmerman), invece, ha conquistato tutti i fan della saga di Star Wars, diretta da J.J. Abrams, grazie al ruolo di Kylo Ren ma lo abbiamo anche apprezzato in “Hungry Hearts”, “Silence” e “La truffa dei Logan”. Il resto del cast è composto da: Alec Baldwin (Dottor Kennebrew Beauregard), Isiah Whitlock Jr. (Signor Turrentine), Brian Tarantina (Clay Mulaney), Arthur J. Nascarella (Wheaton), Ken Garito (Sergente Trapp), Frederick Weller (Andy Landers), Michael Buscemi (Jimmy Creek), Laura Harrier (Patrice Dumas), Damaris Lewis (Odetta), Ato Blankson-Wood (Hakeem), Topher Grace (David Duke), Laura Harrier (Patrice), Ryan Eggold (Walter Breachway), Robert John Burke (Bridges), Corey Hawkins (Stokely Carmichael), Harry Belafonte (Jerome Turner).
Le curiosità sul film che dovete sapere
1. Prima che Spike Lee si mettesse all’opera, la sceneggiatura del film è stata inclusa nella Black List delle migliori sceneggiature non ancora realizzate.
2. Il vero Ron Stallworth aveva chiesto alla produzione di assoldare Denzel Washington per impersonarlo a al cinema ma quando ha saputo che suo figlio avrebbe avuto la parte è stato ancora più contento.
3. Spike Lee e gli altri sceneggiatori hanno deciso di ambientare la storia 7 anni prima degli eventi reali, cioè nel 1972. Ciò gli ha permesso di far riferimento ai film a tematica “Blaxploitation”, termine dato dalla fusione delle parole “black”(nero) e “exploitation”(sfruttamento), di gran moda in quel periodo, ma anche alla campagna di rielezioen del presidente Nixon, presumibilmente supportata dal noto Klan.