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Evelina Bledans lotta per il figlio down: “11 mesi, 47 cromosomi e un mare di pensieri”

Con queste parole l’attrice moscovita Evelina Bledans ha aperto il profilo Twitter e la pagina Facebook del piccolo Semen Semin, affetto dalla sindrome di down e, per questo motivo, ancora soggetto a forti discriminazioni ereditate dal vecchio regime russo.
A cura di Eleonora D'Amore
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"Crescere un figlio svantaggiato in Russia è considerato una vergogna, uno stereotipo ereditato dal regime", con questa dichiarazione l'attrice russa Evelina Bledans ha motivato la sua iniziativa tutta social, intrapresa sul web attraverso i profili ufficiali Fb e Twitter del piccolo Semen Semin, il figlioletto down avuto da soli 11 mesi. Ogni giorno dalla sua nascita, Evelina posta e condivide foto del bambino e video di ogni tipo, anche ironici come quello mostrato in alto di un simpatico Harlem Shake girato sul fasciatoio di casa. Una mamma coraggio, la cui battaglia ha avuto inizio con il blog bledans.livejournal.com, diventato in pochissimo tempo punto di riferimento per tutte le famiglie intenzionate a garantire un futuro migliore ai loro figli diversamente abili. Insieme sono riusciti a diffondere la loro condizione oltre i confini nazionali ed europei, attraverso mobilitazioni di massa, interviste televisive e indagini di ricerca sul mondo down.

In particolar modo, l'attrice russa ha tentato un approccio con l'esterno tramite i social network, sui quali ha presentato così suo figlio: ‘Semen Semin. 11 mesi, 47 cromosomi e un mare di pensieri". Tante le immagini di vita quotidiana, di lei e Semen in cucina, al parco, mentre giocano o leggono un libro, immagini di una vita che le appartiene come a qualsiasi genitore "normale" e che proprio per questo ha tutto il diritto di non essere messa in pericolo da discriminazioni sociali ormai obsolete.

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