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Festival di Cannes: applausi per i monaci martiri di Beauvois

Molto apprezzato dalla critica “Des Hommes et Des Dieux” di Xavier Beauvois. Applausi anche per Frears. Inarritu e Leigh favoriti per la vittoria.
A cura di Alessio Gradogna
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Festival Cannes, applausi per i monaci martiri di Beauvois

Giornata di riflessione e dolore ieri al Festival di Cannes. Durante la conferenza stampa dedicata alla presentazione di Copia Conforme di Kiarostami, l'annuncio dello sciopero della fame di Panahi ha commosso Juliette Binoche; applausi convinti da parte della stampa, invece, per un altro film presentato in concorso, Des Hommes et Des Dieux di Xavier Beauvois, ispirato alla vera storia del rapimento e dell'uccisione nel 1999 di sette monaci trappisti in Algeria. Un film duro e rigoroso, profondo e umano, che ha saputo fare breccia nei cuori della critica, e che a questo punto potrebbe candidarsi per un premio.

Al momento, comunque, i favoriti per la Palma d'Oro restano Inarritu con il suo commovente Biutiful, e Mike Leigh con l'ottimo Another Year, che ha messo d'accordo un po' tutti. Potrebbero invece porsi come outsiders le spogliarelliste Burlesque di Tournée. Entusiasmo sulla Croisette anche per Tamara Drewe, brillante e godibilissima commedia firmata da Stephen Frears; giudizi altalenanti invece sul ritorno al gangster movie di Takeshi Kitano in Outrage.

Oggi intanto, nel concorso, spazio a Poetry, del coreano Lee-Chang Dong, dedicato a una donna malata di Alzheimer e al suo nipotino accusato della morte di una sua compagna di scuola, e a My Joy dell'ucraino Sergey Loznitsa, con protagonista un camionista che si ritrova invischiato in una brutta storia di violenza e soprusi. Fuori concorso si vedrà invece il fluviale Carlos di Olivier Assayas (5 ore e mezza di durata), biopic incentrato su un terrorista di estrema sinistra.

Domani sarà invece il giorno di Daniele Luchetti (che rappresenta l'Italia in concorso), Ken Loach e del bravissimo (e purtroppo semisconosciuto qui da noi) Lodge Kerrigan.

Alessio Gradogna

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