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Ficarra e Picone: “Non iscriveremo i nostri film ai ‘David di Donatello’, il regolamento è assurdo”

In un’intervista rilasciata a Corriere.it, Ficarra e Picone hanno spiegato perché non hanno intenzione di iscrivere i loro film ai ‘David di Donatello’. I due attori ritengono che il regolamento non riesca a garantire un giusto verdetto.
A cura di Daniela Seclì
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Salvatore Ficarra e Valentino Picone hanno deciso di protestare contro i ‘David di Donatello‘. I due attori hanno notato che il regolamento non sarebbe in grado di garantire un verdetto che dia la stessa possibilità a tutte le pellicole in concorso. Secondo loro, la giuria non riuscirebbe a guardare davvero tutti i film presentati alla loro attenzione.

Il motivo della loro protesta

In un'intervista rilasciata a Corriere.it, Ficarra e Picone hanno spiegato i motivi della loro protesta contro il meccanismo che regola l'assegnazione dei ‘David di Donatello': "Il perché è scritto limpidamente sul sito dei David. Quest’anno hanno votato quasi 1300 persone sulle circa 1500 che ne hanno diritto. Il ragionevole dubbio è che non tutti abbiano visto ognuno dei 120 film in concorso".

Tre anni fa Ficarra e Picone si cancellarono dalla giuria

I due attori parlano per esperienza diretta. Tre anni fa, infatti, si cancellarono dalla giuria proprio perché compresero di non riuscire a guardare tutti i film in concorso e dunque esprimere in modo onesto il loro parere: "Ne vedi cinque o sei, magari te ne innamori di uno e metti la crocetta per quel film su tutte le categorie: i cosiddetti voti a grappolo". Quindi hanno aggiunto:

"Ci è sembrato ingiusto votare favorendo un film e danneggiandone un altro. Non solo perché non riuscivamo a vederli tutti. Perché c’è anche questa considerazione da aggiungere: noi facciamo cinema da dieci anni, ma non pensiamo di avere le competenze per giudicare, ad esempio, il miglior trucco e parrucco, il miglior montatore o i migliori effetti digitali. Ci siamo cancellati dalla giuria — e non abbiamo candidato il nostro film per coerenza — perché il sistema di voto, in questa confusione, può generare risultati paradossali".

Il film ‘L'ora legale' non è stato iscritto ai ‘David di Donatello'

L'ora legale‘ non è stato iscritto ai ‘David di Donatello'. Ficarra e Picone, tuttavia, sostengono di non temere che la loro posizione possa portare a una minore esposizione dei loro film. Con questa battaglia intendono favorire tutti i candidati: "Non è una battaglia che facciamo per noi. A parte poi che un film che incassa non significa sia bello. Ce ne sono di bellissimi che non hanno incassato. O altri non noti e nemmeno belli, ma con un soggetto geniale o una bellissima scenografia, che meriterebbe di essere segnalata. Il nostro intento è rendere un servizio a tutti quelli che sono candidati, garantendo pari opportunità e dignità".

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