“Fuocoammare” di Rosi al cinema: i migranti a Lampedusa visti con gli occhi degli isolani
La stampa internazionale lo ha applaudito a lungo dopo la proiezione al Festival di Berlino, pochi giorni fa e, adesso, tutti sperano in uno dei premi più importanti. “Fuocoammare”, il documentario di Gianfranco Rosi – vincitore del Leone d'Oro per "Sacro GRA", nel 2013 – unico italiano in concorso al 66esimo Festival di Berlino, è stato girato dal regista in un anno, periodo in cui Rosi si è trasferito a Lampedusa per raccontare il fenomeno dell’immigrazione visto attraverso gli occhi degli isolani. Forte, tristemente attuale e intenso, già dalle prime immagini del trailer ufficiale, “Fuocoammare” potrebbe rappresentare una bella soddisfazione per l’Italia al Festival tedesco.
Rosi: un anno a Lampedusa, approdo di migranti in cerca di un nuovo inizio
Rosi, inizialmente, si era recato a Lampedusa per un sopralluogo con lo scopo di verificare se si poteva girare un cortometraggio, di circa 10 minuti, per l’Istituto Luce. Una volta lì, però, il regista si è reso conto che non sarebbero mai bastati per raccontare quell’immensa realtà. Ha deciso, quindi, di trasferirsi sull’isola, nel dicembre del 2014, racconta i fatti attraverso gli occhi di Samuele, un bimbo di 12 anni, che va a scuola, tira con la fionda e va a caccia in quel posto dove, negli ultimi due decenni, sono approdati migliaia di migranti, vivi o morti, in cerca di un nuovo inizio, protagonisti, forse inconsapevoli, di una delle più grandi tragedie dei nostri tempi. Un aiuto fondamentale per Rosi è stata la presenza di Pietro Bartolo, direttore sanitario dell’Asl locale, che negli anni ne ha viste veramente di tutti i colori, ma il suo fine principale è stato sempre quello di aiutare le persone in difficoltà. Gli altri “abitanti/protagonisti” presenti nel docufilm sono: Mattias Cucina, Samuele Caruana, Giuseppe Fragapane, Maria Signorello, Francesco Paterna, Francesco Mannino e Maria Costa.
Nastro d'Argento per un documentario che richiama l'attenzione dei Governi
“Fuocoammare” arriverà nei nostri cinema a partire da domani, 18 febbraio, ma, nel frattempo, i giornalisti cinematografici italiani gli hanno già asegnato un Nastro d’Argento , nella sezione Documentari, con la seguente motivazione:
Grande cinema, con un effetto di denuncia potente che richiama i Governi del mondo a responsabilità colpevoli e ormai indilazionabili.