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Futurama, le prime immagini del gran ritorno

La serie fantascientifica di Matt Groening sta per tornare a grandissima richiesta: vi sveliamo le prime immagini.
A cura di Emanuele Rauco
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Prima immagine del ritorno di futurama

Tra le serie animate è una di quelle che ha vissuto più vicissitudini, ma finalmente sta per tornare: Futurama, la serie fantascientifica di Matt Groening – il padre dei Simpson (che in questi giorni sono impegnati a mostrare solidarietà ai cugini di South Park) – sta per tornare in tv. Precisamente il 24 giugno su Comedy Central USA (la stessa emittente di South Park, nel mirino dei fondamentalisti islamici), andrà in onda la sesta stagione della serie, e il sito della rete ha messo on line la prima immagine, che potete vedere in cima all’articolo.

L’arrivo del nuovo ciclo di episodi chiude un tira e molla lungo con i network: dopo la quinta stagione, la serie viene chiusa. Visto che né Groening né i fans erano d’accordo, il creatore della serie decide di produrre quattro film da mandare direttamente in dvd. Il grande successo della serie – che Italia 1 manda a spezzoni, formando un’ipotetica stagione a parte – ha convinto finlamente la rete a produrre una nuova stagione, che partirà a fine giugno e proseguirà per 26 episodi.

Per chi non conoscesse il divertente show animato, racconta di Fry, stupido fattorino dei giorni nostri finisce per sbaglio dentro un ibernatore; viene scongelato 1000 anni dopo, nel 31° secolo e assunto dal professor Farnsworth nella sua ditta di consegne. Avventure di tutti i tipi che, oltre a parodiare la fantascienza e i suoi cliché, diventa anche un modo per effettuare una satira della società con un respiro più ampio rispetto alla famiglia Simpson: e il successo, specie di culto e di repliche della serie, ne dimostra l’intelligenza che ha permesso a Groening e soci di affrontare la concorrenza anche di serie più irriverenti, come I Griffin, il cui autore sta per debuttare sul grande schermo. Anche per Futurama si parla di un futuro al cinema: ma come dice Groening, “è presto per parlarne”.

Emanuele Rauco

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