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Gerard Depardieu: “Ho fatto l’attore per non lavorare, semplifica la vita e fa fare soldi”

L’attore, durante una conferenza stampa a Cannes, racconta delle sue scelte professionali, negando di essere un amante del cinema e spiegando perché abbia scelto il mestiere di attore: “Ti semplifica la vita e guadagni un sacco di soldi. Sembra volgare dirlo, ma è così”.
A cura di A. P.
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Gerard Depardieu non è un personaggio che ha bisogno di presentazioni, né come attore, né per quel che riguarda la sua caratura pubblica e la reputazione che da diversi anni ha contribuito a costruire presso i francesi e, in generale, il popolo europeo. Come noto l'attore da diverso tempo dimostra di avere posizioni molto drastiche in merito a determinate questioni di ordine politico, connesse ad una questione fiscale inerente la sua situazione personale. Negli anni scorsi ha infatti avuto modo di polemizzare più volte con il governo francese, richiedendo cittadinanza all'estero per evitare il salasso di un pagamento di tasse che riteneva eccessivamente esoso. Aveva abbandonato la sua amata Francia e restituito il suo passaporto, dopo di che aveva subìto i toni accusatori di mezzo Paese, che lo credeva furbo abbastanza per essere fuggito in Belgio solo per sfuggire al fisco. All'attore non è sembrato abbastanza e infatti dal 2013 è stato insignito della cittadinanza russa dal presidente Putin in persona, generando non poche polemiche, soprattutto per il momento difficile che il Cremlino vive nei suoi rapporti col vecchio continente.
In occasione della conferenza stampa di presentazione del suo ultimo film da protagonista, Valley of Love, diretto da Guillaume Nicloux, presentato durante la penultima giornata del Festival di Cannes, Depardieu non ha risparmiato i presenti di alcune affermazioni proprio relative alla Russia e alla situazione politica, come riporta Il Corriere: "Ci vado spesso, sono amico di Yushchenko. Cosa posso dire della guerra? Se la Crimea fosse stata americana sarebbe un'altra faccenda. Ci sono troppe parti coinvolte. Sono contrario alla guerra. La odio e odio quelli che la fanno, e in mezzo finiscono quelli di cui non si parla mai. Ma non sono il portavoce di nessuno, né mi permetto di giudicare".

Ma non è stato tutto, perché l'attore, in linea con un atteggiamento provocatorio, ha anche aggiunto qualche nota biografica relativa alla sua scelta di diventare un attore, scelta tutt'altro che dettata dalla passione, ma da motivazioni di ordine decisamente più pratico: "L'ho fatto perché non volevo lavorare, è successo per caso. Ti semplifica la vita e guadagni un sacco di soldi. Sembra volgare dirlo, ma è così. E per chi si immaginava un amante del cinema, un purista della settima arte e della sua professione, dovrà ricredersi, perché Depardieu non è così e non ha alcuna intenzione di dimostrarlo:

Non sono un cinefilo, mi piacciono cose banali. I nuovi cineasti francesi non li conosco, mi piacciono le serie tv, i film con Bruce Willis

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