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Golden Globes 2014, Woody Allen riceve il premio alla carriera

Il grande regista americano viene premiato in contumacia con un Globo alla carriera. Nonostante la sua assenza, questa è chiaramente la sua serata, con l’ennesima delle sue muse, Cate Blanchett, che ottiene il riconoscimento del Golden Globe.
A cura di A. P.
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La serata è stata scandita dalla presenza invisibile prima, poi dalle parole sue, pronunciate per bocca di Diane Keaton, sua storica amica e partner che l'ha volutamente citato, infine da una apparizione fisica, in forma di transustansazione tramite Cate Blanchett, la sua ennesima musa, vincitrice del Golden Globe come migliore attrice in un film drammatico. In questa 71esima edizione dei Golden Globes (ecco il racconto per filo e per segno) la presenza di Woody Allen si è sentita in maniera forte e prepotente, per quanto citando noi la Keaton, se fosse qui chiederebbe di smetterla di scrivere perché siamo troppo stanchi o ubriachi. Il grande regista è stato insignito, l'anno dopo Martin Scorsese, di un premio consegnatogli dalla stampa internazionale per i suoi meriti: si tratta del Cecil B. DeMille Award (la lista di tutti i premiati).

Naturalmente, sul palco a ritirare il premio non c'è Woody Allen, ma si presenta per lui appunto la Keaton, che in un discorso sempre al limite tra il serio e il faceto rende perfettamente al pubblico l'idea dell'importanza che Allen abbia avuto ed ha per il cinema moderno. Poi lo cita, e termina cantando:

E' difficile credere che circa 79 delle donne più affascinanti del mondo sono state nei film di Woody Allen. La cosa eccezionale è che non c'è nulla che leghi questi ruoli, se non il fatto che siano stati concepiti dalla mente di Woody Allen. Ricordo sempre una sua frase: L'immortalità tramite l'arte non è così importante, Truffaut è morto, la sua arte vive, ma questa cosa non serve poi molto a François Truffaut. Io preferisco vivere nel mio appartmento". E' un onore per me accettare il premio per conto del mio amico Woody Allen. Probabilmente in incontri come questi, per quanto splendidi, non sempre si trasformano in un'amicizia che dura quarant'anni. Quasi mi spezza il cuore sapere che lo conosca da tanti anni. Se lui mi vedesse in questo momento, chiederebbe di farmi scendere dal palco perché sto delirando.

Diane Keaton se ne va, coi suoi capelli lisci e la bellezza intatta che ha conservato negli anni, lasciando poco dopo spazio a colei che nel lungo elenco l'ha succeduta, la vincitrice Cate Blanchett: il suo approdo sul palco, sulle musiche di "Blue Moon", il tema musicale del film "Blue Jasmine", è un raro spazio di quiete e di bellezza, di certo il più bello dell'intera serata.

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