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Hollywood e la crisi economica, ingaggi dimezzati per le star

La crisi economica quest’anno ha dimezzato gli ingaggi delle grandi star di Hollywood. I più alti sono stati quelli di Brad Pitt, Angelina Jolie e Sandra Bullock.
A cura di Enrica Raia
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E’ finita l’era dei cachet spropositati. La crisi economica ha colpito anche la mecca dorata del cinema mondiale costringendo le grandi star hollywoodiane a tempi di magra. Quest'anno gli attori hanno accettato paghe molto ridotte rispetto al passato. Fino a poco tempo fa il salario di un attore di prima grandezza era di 20/25 milioni di dollari a pellicola. Una cifra che oggi i produttori non si sentono più di rischiare, colpa soprattutto del calo delle vendite dei Dvd e degli incassi al botteghino.

E’ quanto ha rivelato l’autorevole New York Times che in occasione degli Oscar ha pensato bene di fare i conti in tasca ai divi del cinema rivelando uno scenario a dir poco cambiato rispetto a qualche anno fa, con salari drasticamente calati se non proprio dimezzati. Basta come esempio l’ingaggio complessivo dei 10 nominati all’Oscar nelle categorie miglior attore/attrice:  poco più di 20 milioni di euro, la stessa cifra percepita nel 2001 da Julia Roberts per girare Erin Brockovich e da Russell Crowe per Master and Commander nel 2004. Che cosa è cambiato? Un tempo le star avevano la precedenza sulle percentuali calcolate su ogni biglietto staccato, oggi vale la regola “Cash-break zero”, ovvero attori e registi iniziano a vedere i primi dollari solo dopo che gli studios hanno coperto con gli incassi al box office il budget di produzione.

Secondo l’inchiesta del NYT, l’ingaggio più alto di quest’anno è stato quello di Brad Pitt che ha guadagnato 10 milioni di dollari, più una percentuale di incassi, di Bastardi senza Gloria. Molto meglio è andata alla sua compagna Angelina Jolie unica eccezione alla regola dei salari dimezzati. La diva ha strappato alla Columbia Picture un contratto stellare di 20 milioni di dollari per il suo ruolo in Salt. Sulla stessa cifra si aggira il cachet della neo vincitrice all’Oscar Sandra Bullock: l’ingaggio di 5 milioni di dollari (la metà della sua paga abituale.) per The Blind Side è lievitato notevolmente raggiungendo i 20 milioni grazie al successo di box office. George Clooney per Tra le nuvole (costato 25 milioni), avrebbe accettato uno stipendio iniziale molto basso, circa due milioni di dollari appena un decimo di quanto in passato guadagnava Leonardo Di Caprio. Se le grandi star combattono la crisi con la spartizione dei profitti il resto deve accontentarsi delle briciole.Gli attori di The Hurt Locker, District 9, A Serious Man e An Education per esempio, hanno lavorato al minimo sindacale, appena 65mila dollari.

Enrica Raia

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