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I 10 cartoni Disney più tristi in assoluto

I classici Disney raccontano storie bellissime e sempre a lieto fine, ma la maggior parte dei protagonisti di questi film cult vive una vita infernale, fatta di matrigne, sorellastre, streghe, padri da vendicare, incantesimi da sciogliere, prima di “vivere felici e contenti”. Ecco 10 esempi che rendono appieno l’idea.
A cura di Ciro Brandi
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Alzi la mano chi non ha mai pensato, almeno per una volta, che i film Disney sono pieni di tematiche tristi e persone sofferenti. Le vite infernali di Biancaneve e Cenerentola, costrette a fare da serve nella propria casa, insidiate da matrigne, sorellastre e streghe, oppure Pinocchio, che per salvare Geppetto dovrà mettere a repentaglio la propria vita, o Bambi, la cui madre sarà uccisa da un cacciatore. Beh, di seguito trovate 10 film d’animazione Disney che in quanto a tragedie non hanno nulla da invidiare ai più famosi drammi shakespeariani. Attendiamo, come sempre, i vostri suggerimenti per arricchire la nostra lista.

“Biancaneve e i sette nani”

Biancaneve è la prima principessa Disney ad aver vissuto una vita praticamente infernale. Bella e gentile, vive con la matrigna, una Regina malvagia e ossessionata dal suo aspetto fisico che si presume abbia assunto il controllo del regno dopo la morte del padre della giovane. Temendo che la bellezza di Biancaneve possa superare la sua, la regina la costringe a lavorare come sguattera, e ogni giorno chiede al suo Specchio Magico "chi è la più bella del reame". Ordina al Cacciatore di portarle il suo cuore, poi arrivano i nani, la mela avvelenata e, solo quando il mondo sta per crollarle addosso definitivamente, ecco arrivare il Principe.  Che strazio.

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“Pinocchio”

Un vecchio falegname che costruisce un burattino per smorzare la solitudine. Da lì, iniziano le decine di peripezie di Pinocchio: il gatto e la volpe, Mangiafuoco, Lucignolo, la balena e chi più ne ha più ne metta. Alla fine diventerà un bambino vero, ma sappiamo tutti che prezzo dovrà pagare.

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“Bambi”

Bambi è un cervo dalla coda bianca che vive nella foresta con i genitori – il Grande Principe della foresta e la madre (senza nome) – i suoi amici, il coniglio Tamburino, un coniglio dal naso rosa, la puzzola Fiore e la cerbiatta Faline. La tragedia inizia quando, durante il primo inverno, un cacciatore uccide l’amata madre. Il padre, provando compassione per il figlio abbandonato e triste, conduce Bambi a casa e lo alleva da solo. Tristezza infinita, quasi difficile da vedere, tra l'altro con trama molto simile a quella di "Dumbo".

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“Cenerentola”

Beh, la storia di Cenerentola ha molto in comune con quella di Biancaneve in quanto a tragedie. Perde la madre e il padre, cresce con una perfida matrigna, un gatto di nome Lucifero e con due sorellastre acide e orribili alle quali fa da serva. Vive in soffitta con i topi, suoi migliori amici, e fino alla fine sarà costretta a lottare per avere il suo Principe.

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“Red e Toby – Nemiciamici”

Il classico Disney del 1981 Racconta l'amicizia fra Red, una piccola volpe orfana, e Toby, un piccolo cane da caccia. I due da piccoli sono molto amici, ma crescendo sono costretti a trasformarsi in preda e cacciatore. Toby infatti diventerà un cane da caccia e metterà in grave difficoltà l'amicizia col volpacchiotto. Preparate i fazzoletti.

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“Il re leone”

Il film racconta la storia di Simba, un giovane leone che dovrà prendere il posto di suo padre Mufasa come re, dopo che lo zio Scar lo ha ucciso brutalmente sotto ai suoi occhi. Simba, credendo di essere il responsabile della tragedia, fuggirà, ma presto dovrà fare ritorno per impedire allo zio assassino di conquistare le Terre del Branco e vendicare suo padre.

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“La bella e la bestia”

La storia di Bella che accetta di prendere il posto del vecchio padre, tenuto prigioniero nel castello di un principe intrappolato nel corpo di una Bestia a causa di una maledizione e tutto quello che ne consegue, inzialmente, è di una tristezza e pesantezza assolute. Con il passare del tempo, quando la giovane si rende conto che la Bestia non è così terribile come sembra e grazie ai tanti simpatici oggetti parlanti che vivono nel castello stregato, allora tutto diventa più accettabile e meno pesante.

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“Il gobbo di Notre Dame”

Uno dei cartoni più tristi in assoluto. Quasimodo, Il gobbo di Notre Dame, vive all'interno del campanile della cattedrale come campanaro, dov’è rinchiuso per ordine del suo padrone, il giudice Claude Frollo, che fu obbligato ad adottarlo quando uccise la madre durante un inseguimento. È di animo buono, dotato di una forza sovrumana, e vorrebbe provare tutti gli aspetti della vita sociale a lui preclusa: amicizia, divertimento, amore. Inizialmente, Quasimodo s’innamora di Esmeralda, ma nel finale capisce di non essere corrisposto e accetta di lasciarla a Febo, Capitano della Guardia.

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“Mulan”

La storia di Fa Mulan non è adattissima ai bambini, oltre ad essere di una tristezza immensa. In Cina, il malvagio condottiero unno Shan-Yu sta muovendo le sue truppe per invadere il paese. L'imperatore allarmato emana un proclama con cui chiede ad ogni famiglia di mandare un uomo a combattere. Mulan, si sostituisce all'anziano padre nella chiamata alle armi per rendere onore alla sua famiglia e salvarlo da morte certa.

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“Frozen – Il regno di ghiaccio”

Anche il blockbuster più redditizio di sempre non sfugge alla tristezza. La storia della giovane Anna, il cui regno è caduto sotto la maledizione di un eterno inverno, che si unisce in viaggio con Kristoff per rintracciare Elsa, la sorella che ha causato accidentalmente il disastro e porre fine all'incantesimo, non è tanto gioiosa. I toni, però, sono sapientemente smorzati da Olaf e dalle stupende canzoni della colonna sonora.

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