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I 40 anni di Ashton Kutcher: da super modello a mattatore della commedia americana

Negli anni ’90, era uno dei modelli più richiesti dagli stilisti più famosi, ma la tv e il cinema si accorsero di lui, facendone un divo della commedia americana. Ashton Kutcher, il 7 febbraio, compie 40 anni e, finora, ha girato 23 pellicole, alcune serie tv seguitissime e condotto “Punk’d”, dove prendeva in giro altre celebrità.
A cura di Ciro Brandi
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Bellissimo, simpatico, camaleontico e amatissimo dai fan, Ashton Kutcher è esploso negli anni ’90 come modello per i maggiori stilisti internazionali e nelle campagne pubblicitarie di Calvin Klein. Il 7 febbraio compie 40 anni e, da allora, di acqua sotto i ponti ne è passata tantissima. Kutcher è passato dalle serie tv al cinema, arrivando a girare circa 23 pellicole ed è diventato un vero e proprio mattatore della commedia americana. Naturalmente, il suo matrimonio con Demi Moore, più grande di 16 anni, lo ha reso anche protagonista assoluto del gossip degli anni Duemila, ma da un po' di tempo l’attore sembra aver messo la testa a posto grazie al secondo matrimonio con l’attrice Mila Kunis, dalla quale ha avuto la figlia Wyatt Isabelle.

L’adolescenza turbolenta e la carriera da modello

L’attore è nato in Iowa da una coppia di origine boema. Purtroppo, suo fratello gemello Michael, all’età di 13, subì un trapianto di cuore e l’attore tentò addirittura il suicidio per potergli donare il suo. Per fortuna fu fermato da suo padre. Suo fratello si salvò, ma i suoi genitori divorziarono quando lui aveva solo 16 anni. in quel periodo fu anche condannato a 3 anni di libertà vigilata per una tentata rapina nella sua scuola. Tuttavia, dopo il diploma, s’iscrive alla facoltà d’Ingegneria biochimica, ma la lascia dopo neanche un anno. Approfittando del suo aspetto fisico, partecipa ad un concorso per modelli e, nel 1997, entra nell’agenzia di moda NEXT, di New York, lavorando nelle campagne pubblicitarie di Calvin Klein e iniziando a sfilare sulle più prestigiose passerelle del mondo.

La serie “That ’70s Show”, le commedie e “The Butterfly Effect”

Nel 1998, si trasferisce a Los Angeles e inizia a lavorare in tv nella serie “That ’70s Show”, nel ruolo di Michael Kelso, amatissimo dal pubblico, che sarà suo fino al 2006. Nel frattempo, però, anche il cinema si accorge di lui e l’esordio risale al 1999, col film “Coming Soon”, di Colette Burson, con Mia Farrow, Ellen Pompeo e Ryan Reynolds per girare poi le commedie di successo “Pazzo di te”(2000) e “Fatti, strafatti e strafighe”(2000), “Oggi sposi… niente sesso”(2003), “La figlia del mio capo”(2003) e “Una scatenata dozzina”(2003). Con “The Butterfly Effect”, di Eric Bress e J. Mackye Gruber, l’attore effettua un momentaneo cambio di rotta verso il fantasy-thriller, impersonando Evan, un ragazzo che ha il potere di modificare il corso degli eventi che gli sono accaduti nel passato. Il pubblico lo premia ma la critica non ne è così entusiasta.

Le candid di “Punk’d” e il matrimonio con Demi Moore

Dal 2003, Kutcher è anche conduttore e produttore della trasmissione “Punk’d”, di MTV, incentrata su una serie di candid camera e scherzi ai danni di personaggi famosi. Con la sua Katalyst Films, produrrà anche i reality “Beauty and the Geek”, “Adventures in Hollyhood”, “The Real Wedding Crashers” e il quiz “Opportunity Knocks”. Nello stesso anno, Kutcher comincia a frequentare l'attrice Demi Moore, che sposa il 24 settembre 2005. La coppia annuncia la separazione nel 2011, e ottiene il divorzio nel 2013. Nel 2005, torna alla commedia con “Indovina chi?”, di Kevin Rodney Sullivan e “Sballati d’amore”, diretta da Nigel Cole, con incursioni nel genere drammatico con le pellicole “Bobby”(2006), di Emilio Estevez e “The Guardian – Salvataggio in mare”, per la regia di Andrew Davis.

Da “Notte brava a Las Vegas” al flop di “Jobs

Dopo altre commedie di successo come “Notte brava a Las Vegas”(2008), di Tom Vaughan e “Appuntamento con l’amore”(2010), del mitico Garry Marshall, Kutcher si becca una nomination ai Razzie Awards 2011 come Peggior attore protagonista per il film “Killers”, in cui, appunto interpreta il ruolo di uno sgangherato ex assassino che scopre di avere una taglia milionaria sulla sulla sua testa. Nel 2011, invece, entra nel cast della seguitissima sitcom “Due uomini e mezzo”, nei panni dello strampalato Walden Schmidt, e manterrà il ruolo fino al 2015. La commedia è il suo habitat ideale e infatti torna al cinema con “Amici, amanti e…”(2011), di Ivan Reitman e “Capodanno a New York”(2011), diretto da Garry Marshall. Eppure, nel 2013, Joshua Michael Stern tenta di staccargli di dosso l’etichetta del bellone imbranato e sentimentalmente instabile, affidandogli il ruolo di Steve Jobs nel biopic “Jobs”(2013). La critica però lo stronca aspramente e il botteghino non è assolutamente clemente dato che il film, costato 12 milioni di dollari, ne incassa solamente 35 in tutto il mondo. Nel 2014, invece, va meglio con l’emozionante “Annie – La felicità è contagiosa”, di Will Gluck e nel 2016 è entrato a far parte del cast della serie tv “The Ranch”, dove veste i panni di Cole Bennett. Per quest’anno, invece, ha in cantiere il dramma “The Long Home”, diretto e interpretato da James Franco e con Josh Hartnett e Josh Hutcherson.

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