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I 55 anni di Russell Crowe nei suoi 7 ruoli più significativi

Tutti lo associamo, immediatamente, a Massimo Decimo Meridio, protagonista de “Il gladiatore”, di Ridley Scott, che gli regalò l’Oscar come Miglior attore protagonista. Ma Rusell Crowe, 55 anni il 7 aprile, ha girato circa 45 film in cui ha sempre dimostrato un talento fuori dal comune. Ecco, quindi, 7 dei suoi ruoli più significativi che lo hanno uno dei pilastri di Hollywood.
A cura di Ciro Brandi
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Il suo nome è legato indissolubilmente al ruolo di Massimo Decimo Meridio, protagonista de “Il gladiatore”, il pluripremiato film di Ridley Scott che gli ha regalato l’Oscar come Miglior attore protagonista. Ma Russell Crowe, 55 anni il 7 aprile, ha girato circa 45 film in cui ha sempre dimostrato un talento fuori dal comune, racimolando nomination su nomination e premi su premi. Ecco, allora, 7 dei suoi ruoli più significativi che lo hanno uno dei pilastri di Hollywood.

Hando in “Skinheads”(1992), di Geoffrey Wright

Nel bellissimo film di Wright, incentrato sul fenomeno del razzismo e dell’intolleranza in Australia, Crowe è Hando, carismatico capo di un gruppo skinheads che agisce nel quartiere di Footscray, a Melbourne, col suo amico Davey (Daniel Pollock). La miccia che fa scatenare l’odio razziale è la vendita del bar dove il gruppo di riunisce, ad una famiglia vietnamita. Sarà allora che Hando organizzerà, con i suoi, un raid nel locale in cui rimangono feriti i due figli dell’imprenditore immigrato. Da quel momento, inizierà una guerra senza esclusione di colpi. Hando passa dall’essere carismatico alla violenza più estrema; vive l’amore in maniera estrema. Il suo tentativo di costruire una vera e propria famiglia xenofoba, basata sui soldi e il potere crescente, permea tutto il film. Mettere le radici, però, in un Paese che sembra non cedere il passo sarà quasi impossibile. Recuperatelo.

Dr. Jeffrey Wigand in “Insider – Dietro la verità”(1999), di Michael Mann

Crowe è il Dottor Jeffrey Wigand, dirigente di una delle più grandi aziende di tabacco situate negli Stati Uniti. Quando viene licenziato, decide di testimoniare contro i suoi ex datori di lavoro, accusati di mentire sulla composizione chimica delle sigarette che producono. Il cronista d’assalto Lowell Bergmaan (Al Pacino), fiuta la sua storia e cerca di convincerlo a concedergli un’intervista esclusiva, ma il fatto di andare contro una multinazionale del tabacco si rivelerà per Wigand un’arma a doppio taglio che gli renderà la vita impossibile. Il film fu candidato a 7 Oscar e Crowe fu nominato nella cinquina dei Migliori attori protagonisti.

Massimo Decimo Meridio ne “Il gladiatore”(2000), di Ridley Scott

“Il gladiatore” è stato il blockbuster del 2000. Diretto da Ridley Scott, ha lanciato definitivamente nell’Olimpo dorato di Hollywood Russell Crowe, perfetto nei panni del Generale Massimo Decimo Meridio, che viene tradito quando Commodo, l'ambizioso figlio dell'imperatore, assassina il padre e s'impossessa del trono. Ridotto in schiavitù, Massimo ricompare nell'arena tra le file dei gladiatori per vendicare l'assassinio della sua famiglia e del suo imperatore. La pellicola vince cinque premi Oscar, tra cui quello al Miglior attore protagonista, e altre decine di premi in giro per il mondo. Ad oggi, è ancora il suo ruolo più noto.

John Nash in “A Beautiful Mind”(2001), di Ron Howard

Il bellissimo film di Ron Howard è dedicato alla vita del matematico e premio Nobel John Forbes Nash Jr. – intetpretato da Crowe – ed è ispirato alla biografia “Il genio dei numeri”, di Sylvia Nasar, uscita in Italia nel 1999. La storia inizia nel 1947, quando Nash entra nella prestigiosa Università di Princeton con una borsa di studio per il dottorato. Le sue originali idee lo fanno diventare un ricercatore al MIT di Boston e, col tempo, riesce a trovare anche l’amore, ma la realtà non è quella che sembra. “A Beautiful Mind” è indubbiamente uno dei film biografici più belli di sempre. Intenso, magnetico e scritto egregiamente da Akiva Goldsman. Crowe era ancora visto come “Il Gladiatore”, ma Howard riuscì a strappargli di dosso quell’etichetta e a cucirgli la parte di Nash in maniera incisiva e molto impattante. Il risultato fu la vittoria di 4 Oscar – Miglior film, Migliore regia, Migliore attrice non protagonista a Jennifer Connelly e Migliore sceneggiatura non originale – mentre l’attore di accontentò della nomination come Miglior attore protagonista.

Jim Braddock in “Cinderella Man”(2005), di Ron Howard

Jim Braddock (Crowe) è una promessa del pugilato ma è costretto a ritirarsi per le varie fratture subite alla mano destra. Durante la Grande Depressione in USA, per mantenere la sua famiglia è costretto a fare diversi lavori ma la vita ha in serbo per lui un’altra possibilità nel mondo della boxe. Braddock tornerà sul ring più in forma che mai e sarà soprannominato da tutti “Cinderella Man”, mandando in delirio i suoi fan nell’importante incontro con il campione Max Baer (Craig Bierko). Il ruolo del grande pugile – realmente esistito – regalò a Crowe la nomination ai Golden Globe come Miglior attore in un film drammatico ma fu clamorosamente snobbato dall’Academy.

Detective Richie Roberts in “American Gangster”(2007), di Ridley Scott

Il film si Scott racconta la vita del narcotrafficante Frank Lucas, portandoci nella Harlem nel 1968. Lucas (Denzel Washington) è gangster nero e ricercato, che ama la famiglia, prega in chiesa e fa la guardia a Bumpy Johnson, un boss che accoglie le suppliche di Harlem e distribuisce tacchini il Giorno del Ringraziamento. Richie Roberts (Russell Crowe) è un detective ebreo e incorruttibile della contea di Essex, che sta divorziando dalla moglie, è ateo e da la caccia ai malavitosi. Alla morte di Johnson, Lucas, più moderno e manageriale del vecchio padrino, subentra nelle sue attività, elimina gli avversari e diventa in pochi anni un potente boss della droga. Scavalcando le famiglie mafiose e rifornendosi di eroina direttamente nel sud-est asiatico, Lucas accumula una fortuna e attira l'attenzione di Richie Roberts. I loro percorsi s’incroceranno sotto il ring del match del secolo: Alì-Frazier. Ne resterà soltanto uno. Capolavoro assoluto da rivedere milioni di volte.

Javert ne “Les Misérables”(2012), di Tom Hooper

Nello straordinario musical di Tom Hooper, Russell Crowe è Javert, l’ispettore di polizia che darò la caccia in Francia a Jean Valjean (Hugh Jackman), per oltre 20 anni. Col suo solito magnetismo e il suo talento ha saputo dare nuovo vigore al personaggio, rendendolo uno dei più riusciti della sua sfavillante carriera. "Les Misérables" fu un successo al botteghino, con 441.809.770 dollari d’incasso, ed è riuscito a vincere 3 Oscar (Miglior attrice non protagonista ad Anne Hathaway, Miglior trucco e Miglior sonoro. Da recuperare qualora non l’aveste ancora visto.

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