I 90 anni di Doris Day, la regina delle commedie musicali
E’ stata lei la prima vera “fidanzata d’America”, la diva dal sorriso smagliante e dall’ugola d’oro, un’artista completa che ha recitato in quasi quaranta film, ha inciso ben 650 canzoni e che ha lavorato anche in televisione, con grande successo. Il suo aspetto da “ragazza della porta accanto” l’ha fatta entrare da subito nel cuore di tutti gli americani e del pubblico di tutto il mondo, permettendole di scalare le classifiche musicali e cinematografiche con lavori indelebili. La bionda diva è nata ad Evanston (Ohio), da Alma Sophia Welz e Wilhelm Kappelhoff, due immigrati tedeschi. Il nome Doris le fu dato proprio dalla mamma, in onore dell’attrice del cinema muto Doris Kenyon, mentre il cognome d’arte Day, le fu dato dal suo primo maestro d’orchestra. Già all’età di 12 anni, la Day iniziò a prendere lezioni di danza e ad esibirsi in spettacoli di tip-tap ma, sfortunatamente, restò ferita alla gamba destra in un grave incidente, nel 1937, mentre era in California, il che le compromise la carriera da ballerian professionista che aveva sempre sognato.
Gli esordi e la scalata alle classifiche musicali
Costretta a letto, Doris Day iniziò a prendere lezioni di canto e fu ingaggiata dall’orchestra di Barney Rapp, tra il 1939-40. In seguito, si unì alle orchestre di Jimmy James, Bob Crosby e Les Brown e, proprio con quest’ultima, portò al successo la sua prima hit “Sentimental Journey”, del 1945, che balzò in vetta alla classifica USA e vinse il Grammy Hall of Fame nel 1998. Questa storica canzone diventò l’inno delle truppe americane e dei soldati che aspiravano al ritorno a casa dalla Seconda guerra mondiale, rendendo Doris Day una delle star più acclamate di quel periodo. A rafforzarne la fama, ci pensarono altri pezzi di successo come “My dreams are getting better all the time”, “Till the End of Time” e “I Got the Sun in the Morning”, nel 1945, che diedero una spinta decisiva al suo tour per gli Stati Uniti.
La regina delle commedie musicali
Terminata la trionfale tournée, Doris dovette affrontare la separazione dal secondo marito, che la devastò psicologicamente. La diva voleva lasciare la California per far ritorno in Ohio, ma il suo agente la convinse a partecipare ad una festa a casa del famoso compositore Jule Styne, per risollevarle un po’ il morale. Al party la Day cantò “Embraceable You”, conquistando Styne, che decise di presentarla al regista Michael Curtiz. Proprio Curtiz le offrì il ruolo di Ruth, una ballerina che scopre il suo talento come cantante, nella commedia “Amore sotto coperta”. Dopo questo film, Doris Day diventò la regina delle commedie musicali della Warner, girando “La ninna nanna di Broadway”(1951) e “Aprile a Parigi”(1952), “Non sparare, baciami!”, di David Butler, dove l’attrice interpretava il ruolo di Calamity Jane e cantava il brano “Secret Love”, che vinse l’Oscar alla migliore canzone.
I grandi successi commerciali
La Day diventò, in pochi anni, una delle attrici più pagate di Hollywood e, tra il 1955 e 1957, lasciò la Warner, e girò i suoi tre film di maggior successo: “Amami o lasciami”(1955), “L’uomo che sapeva troppo”(1956) e “Il gioco del pigiama”(1957). Nel primo è Ruth, una ballerina che scopre il suo talento come cantante. La colonna sonora raggiunse la prima posizione nella Billboard 200 per 25 settimane, trainata dal singolo “It’s magic”. Nel secondo, un thriller diretto da Alfred Hitchcok, è Jo McKenna, una donna che si troverà implicata, con la sua famiglia, in un assassinio politico a Londra, durante un concerto. Il film ha come colonna sonora il celebre brano “Whatever will be (que sera sera)”. Il terzo è un adattamento di uno spettacolo di Broadway. Si tratta di una classica commedia musicale, ambientata in una fabbrica di pigiami, con al centro la storia di amore e conflitti tra il direttore e l’animatrice della commissione interna Babe Williams, interpretata dalla Day. La carriera dell’attrice sembrava inarrestabile. I suoi ruoli, nelle commedie successive, giocavano sempre sulla simpatica battaglia tra uomo e donna, a colpi di canzoni e scaramucce come in “Il letto racconta”(1959), “Amore ritorna!”(1961), con Tony Randall, e poi la celebre pellicola “Il visone sulla pelle”(1962), nel quale Doris Day è Chaterine Timberlake, ragazza di provincia intenta a salvaguardare la sua innocenza fino al matrimonio dall’uomo d’affari Philip Shayne, interpretato dal grande Cary Grant. L’attrice diradò le sue intepretazioni dopo le pellicole “La ragazza più bella del mondo”(1962) e “C’è un uomo nel letto di mamma”(1968).
Il ritiro e la carriera televisiva
Dal 1968 in poi, a 44 anni, l’attrice decise di ritirarsi – dopo aver scoperto che il marito aveva sperperato quasi tutti i soldi accumulati da lei negli anni – per lavorare in televisione nella celebre “The Doris Day Show”, serie tv andata in onda fino al 1973. Ha lasciato le grandi metropoli per vivere in un ranch in California, a Carmel, dove ha fondato la Doris Day Animal League. Sei anni fa, ha ricevuto l’ultimo grande riconoscimento, il Grammy alla sua strepitosa carriera.