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“I bambini sanno”, il mondo visto dai più piccoli nel documentario di Veltroni

Walter Veltroni ha intervistato 38 bambini, di età compresa tra gli 8 e i 13 anni, facendo loro domande su temi come l’amicizia, i sogni, l’omosessualità, la solidarietà, la crisi, il futuro e persino il rapporto con Dio. Il risultato? Emozione allo stato puro.
A cura di Ciro Brandi
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Dopo il grande successo ottenuto con “Quando c’era Berlinguer(premiato col Nastro d’Argento), Walter Veltroni è tornato in cabina di regia per il documentario “I bambini sanno”. Cambiando totalmente argomento, l’ex sindaco di Roma ed ex segretario del PD racconta l’Italia di oggi attraverso gli occhi dei bambini, trattando temi come l’amicizia, i sogni, l’omosessualità, la solidarietà, la crisi, il futuro e persino il rapporto con Dio, con estrema semplicità ma con un fortissimo impatto. In “I bambini sanno”, Veltroni ha intervistato 38 bambini, il più grande ha 13 e il più piccolo ne ha 8. I bimbi sono di ogni estrazione sociale, dai più benestanti, ai figli di disoccupati fino a quelli che vivono in un campo di nomadi. Tutti sono “interrogati” da Veltroni, voce fuori campo, e nel documentario sono gli unici protagonisti, senza alcuna “intrusione” dei genitori, o comunque di persone adulte.

I bambini sanno e possono insegnare molto

Dalle prime immagini del trailer, si resta estasiati ascoltando l’innocenza, la naturalezza e l’intelligenza che traspare dalle risposte dei bambini e il titolo al documentario è quanto mai indicato perché è vero che i bambini sanno, sognano, sperano e possono insegnare molto agli adulti. “Per essere felici nella vita servirebbe sognare”;  “In questa società ci conosciamo solo su Facebook”; “Per combattere la crisi bisognerebbe fare una rivolta”; “Non penso niente dei musulmani, sono come noi, siamo tutti uguali”; “I bambino, a differenza degli adulti, sanno fare la pace” sono solo alcune delle risposte di questi piccoli già grandi. Naturalmente, la parte più toccante riguarda le risposte dei bambini immigrati e l’assoluta “normalità” di quelli affetti dalla sindrome di Down. Insomma, il 23 aprile non potete assolutamente perdere l’appuntamento con questo emozionante viaggio nel mondo dei più piccoli.

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