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I film più visti: I Vanzina volano più dei draghi

Il fine settimana pasquale porta un cambio nella classifica degli incassi: La vita è una cosa meravigliosa, il nuovo film dei fratelli Vanzina, batte Dragon Trainer.
A cura di Emanuele Rauco
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La pasqua è assieme al Natale la più importante festa religiosa del nostro paese, ma anche il momento in cui più gente, famiglie specialmente, va al cinema, complice il maltempo nel periodo pasquale: così, questo weekend vede un cambio in cima alla classifica dei film più visti. I fratelli Vanzina, autori della commedia La vita è una cosa meravigliosa, si piazzano al primo posto incassando in soli 4 giorni più di un milione e mezzo di euro, con una media per sala di quasi 4 mila euro.

Scende al secondo posto Dragon Trainer, avvincente film d’animazione che alla seconda settimana in sala incassa poco più di un milione di euro, raggiungendo quota 3 milioni; sul gradino basso del podio resta stabile Happy Family, il delizioso film di Salvatores che aggiunge un altro milione e poco più al suo botteghino raggiungendo quota 2 milioni e 700 mila euro. Tra le altre nuove entrate della settimana Colpo di fulmine è quinto, con 830 mila euro e Gamer è ottavo, con poco meno di 500 mila euro d’incasso.

Resiste non proprio impassibile Alice in Wonderland, il film di Burton che racimola quasi 900 mila euro, resta al quarto posto e raggiunge a un totale di quasi 29 milioni; va sempre bene Mine vaganti, la commedia di Ozpetek che sfiora ormai i 7 milioni di euro in totale e si appresta a uscire dalla classifica Shutter Island, che nel fine settimana ha guadagnato meno di 300 mila euro ma ha un totale molto apprezzabile di più di 6 milioni e 600 mila euro. Piccole segnalazioni per film che non entreranno in top ten ma si fanno valere: se Il concerto ha superato quota 3 milioni, Io sono l’amore di Guadagnino ha una media per sala altissima tra gli 8 e i 9 mila euro e Il profeta ha raggiungo 100 mila euro con pochissime sale. Devastante invece il flop di Sul mare, che non guadagna nemmeno 200 mila euro con un numero di sale superiore a 300. Segno che l’estate per D’Alatri è ancora lontana.

Emanuele Rauco

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