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“Il ciclone”, il film di Leonardo Pieraccioni usciva 20 anni fa

Il secondo film da regista di Pieraccioni usciva il 20 dicembre 1996 e conquistò subito il pubblico, incassando ben 75 miliardi di vecchie lire. Il toscanaccio ha saputo dirigere una “nuova commedia all’italiana”, con un cast perfetto e una sceneggiatura piena di gag azzeccate. Da rivedere a ripetizione.
A cura di Ciro Brandi
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Nel 1995, Leonardo Pieraccioni approdava nei cinema con il suo primo film, “I laureati”, riscuotendo un ottimo successo. L’anno dopo, però, esattamente il 20 dicembre 1996, il regista toscano portò nelle sale “Il ciclone” e il clamore fu talmente enorme da fargli incassare ben 75 miliardi di lire. La storia è quella di Levante Quarini, un giovane ragioniere insoddisfatto del suo rapporto con le donne del paese. L’uomo abita con il padre Osvaldo, nostalgico del vecchio partito comunista, e con la sorella Selvaggia e il fratello Libero. Un giorno, cinque ballerine di flamenco, che stanno allestendo uno spettacolo, si perdono nella campagna toscana, gettando tutti nello scompiglio più totale.

Una squadra perfetta per una “nuova commedia all’italiana”

Questa seconda prova alla regia di Pieraccioni ottenne, sin da subito, un grandissimo seguito, portando folle oceaniche nei cinema di tutta Italia, aiutato anche dalla settimana di Natale. In realtà, il regista è stato bravissimo a mettere questa sorta di “nuova commedia all’italiana”, con attori bravi e in perfetta sintonia (Barbara Enrichi, Massimo Ceccherini, Sergio Forconi, Alessandro Haber, Tosca D’Aquino e Paolo Hendel), con le 5 bellezze mediterranee capitanate da Natalia Estrada e Lorena Forteza e Mario Monicelli, voce fuori campo (e personaggio mai in scena) di Gino, nonno di Levante/Pieraccioni e una sceneggiatura, scritta con Giovanni Veronesi, che è piena di gag e battute memorabili e mai volgari.

I premi e la reunion del cast

La pellicola è assolutamente una delle migliori commedie degli anni ’90 e, difficilmente, Pieraccioni riuscirà a fare di meglio negli anni successivi, avvicinandosi, forse, con “Fuochi d’artificio”, del 1997, ma la maestria registica e i tempi comici dimostrati ne “Il ciclone” furono, di gran lunga, superiori a qualsiasi cinepanettone concorrente e, se vi capitasse di rivederlo oggi, le risate e la spensieratezza sarebbero sicuramente le stesse di 20 anni fa. Il film è riuscito a portare a casa 3 David di Donatello (Migliore attrice non protagonista a Barbara Enrichi, David scuola e David Speciale a Leonardo Pieraccioni); 2 Nastri d’Argento (Migliore attore protagonista a Pieraccioni e Migliore sceneggiatura); 1 Globo d’Oro al Migliore attore e 2 Ciak d’Oro al Miglior film e al Miglior regista. Nel settembre scorso, per festeggiare il ventesimo anniversario del suo film, Pieraccioni ha riunito il cast per una proiezione in piazza Santo Spirito, davanti ad oltre tremila persone.

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