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Il Corvo, che remake maledetto: Jason Momoa abbandona il film e si scusa con i fan

A lungo osteggiato dai fan e dal regista dell’originale, il rifacimento del cult con Brandon Lee (morto durante le riprese) vede un nuovo stop. Sia l’attore protagonista che il cineasta Corin Hardy hanno deciso di lasciare il progetto, a pochi giorni dall’inizio delle riprese. L’horror tratto dal fumetto di James O’Barr doveva uscire nell’autunno 2019.
A cura di Valeria Morini
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Si riconferma un progetto a dir poco maledetto, il remake de Il Corvo, il celebre cult del 1994 che fu l'ultima interpretazione di Brandon Lee, ucciso per errore nel corso delle riprese. Da anni si pensa a un nuovo adattamento dell'omonimo fumetto di James O’Barr, ma ecco che il progetto subisce l'ennesimo stop, con il ritiro del regista Corin Hardy e dell'attore protagonista Jason Momoa a pochi giorni dall'inizio delle riprese. Pare che la causa siano disaccordi di tipo creativo ed economico. E dire che l'uscita in sala era prevista da Sony per l'11 ottobre 2019: ad oggi, non è chiaro neppure se la lavorazione della pellicola andrà in porto.

Le scuse di Jason Momoa

L'attore hawaiano noto per il ruolo di Aquaman in Justice League e di Khal Drogo ne Il trono di spade si è scusato con i fan in un post Instagram, lasciando intendere che le condizioni non siano adatte a continuare la lavorazione. Momoa ha mostrato un concept art che lo vede nei panni del protagonista Eric Draven: "Ho aspettato 8 anni per interpretare questo ruolo da sogno. Vi amo Corin Hardy e Sony Pictures, sfortunatamente potrei dover aspettare altri 8. Non con il nostro team, ma giuro che lo farò. James O'Barr mi dispiace di averti deluso, non lo farò di nuovo, questo film va assolutamente tenuto libero. Ai fan dico che mi dispiace. Non posso dare a questo film altro che ciò che merita, e ha bisogno di amore. Sarò pronto quando sarà fatto nel modo giusto. Ti voglio bene Corin".

La maledizione de Il Corvo

L'addio di Momoa e Hardy suona come la conferma della sfortuna che circonda il progetto, da quando Brandon Lee rimase vittima di un colpo di pistola sparato accidentalmente sul set (da un'arma che doveva essere caricata a salve). L'horror del '94 ha avuto ben tre seguiti, ma quello di Hardy doveva raccontare di nuovo la storia originale dell'antieroe Eric Draven, ucciso con la fidanzata da una gang e tornato in vita un anno dopo per compiere la sua vendetta. La regia del remake è stata affidata prima ad altri cineasti (Stephen Norrington, Juan Carlos Fresnadillo, Francisco Javier Gutiérrez), che hanno dato tutti forfait. Per il ruolo di Eric si è parlato di Bradley Cooper, Luke Evans e Jack Huston.

L'appello di Alex Proyas contro il remake

Come se non bastasse, contro l'idea del film ci sono molti fan della pellicola originale e il suo stesso regista, Alex Proyas, che tempo fa fece un appello per l'annullamento del progetto chiedendo rispetto per la memoria dell'attore figlio di Bruce Lee: "Il Corvo non sarebbe un film degno di "rifacimento" se non fosse stato per Brandon Lee. Se non fosse stato per Brandon, forse non avreste nemmeno sentito parlare di questo commovente piccolo fumetto underground. È il film di Brandon. Credo che sia un caso particolare per cui Hollywood dovrebbe far sì che resti come testimonianza dell'enorme talento di un uomo e del suo sacrificio estremo: non ci dovrebbero essere altre persone che lo riscrivano o lo riaggiornino. So che sono stati fatti sequel e serie tv, ma credo che il concetto di "reboot"  per il personaggio originale – un personaggio cui Brandon ha dato la vita, a un costo troppo alto – mi sembra sbagliato. Per favore, lasciate che questo rimanga il film di Brandon".

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