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“In viaggio con papà”, il film con Alberto Sordi e Carlo Verdone compie 35 anni

Il 18 dicembre del 1982, usciva l’esilarante commedia con i due pilastri della comicità italiana che racconta dell’incontro/scontro generazionale tra l’ingenuo Cristiano (Verdone) e suo padre Armando, un donnaiolo affarista e volgarotto. Il loro viaggio in auto li porterà a confrontarsi e a scoprirsi, tra battute e momenti malinconici. Un cult del nostro cinema che è sempre un piacere rivedere.
A cura di Ciro Brandi
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35 anni fa, il 18 dicembre 1982, usciva la commedia “In viaggio con papà”, diretta e interpretata da Alberto Sordi, con co-protagonista Carlo Verdone. La pellicola vede Verdone nei panni di Cristiano, un giovane impacciato e ingenuo, membro della comunità per la salvaguardia dei gabbiani che, di passaggio a Roma, ne approfitta per fare una visita al padre, il tombeur de femme Armando (Sordi), che non vede da molto tempo. Il giovane, però, non sa che suo padre sta per partire con la sua amante e che vuole liberarsene al più presto. Alla fine, però, Armando sarà costretto ad accompagnarlo in Toscana, da dove poi avrebbe proseguito per la Corsica. Durante il viaggio, i due – letteralmente opposti in quanto a carattere, esperienze sessuali e sentimentali – avranno modo di confrontarsi e, tra vari imprevisti e colpi di scena, il loro viaggio si rivelerà più utile che mai.

L’incontro/scontro tra due generazioni

Vedere interagire la coppia d’assi della comicità romana è un vero e proprio toccasana. L’incontro/scontro tra due personalità così diverse e, apparentemente incompatibili, è un tema narrativo che al cinema funziona sempre e Alberto Sordi, autore della sceneggiatura con lo stesso Verdone e  Rodolfo Sonego,  e Augusto Caminito, lo sapeva bene. Verdone riprende alcuni elementi dai suoi personaggi dei film di successo precedenti – Leo di “Un sacco bello”(1980) e il simpatico Mimmo di “Bianco, rosso e Verdone”(1981) – e lo scaglia contro un donnaiolo volgare, cinico, affarista che, a tratti, sembra sopraffarlo, ma che alla fine gli “porge l’altra guancia”, riconoscendosi forse delle colpe e arrivando a quella consapevolezza di padre che doveva pur arrivare prima o poi.

Un road-movie con gag esilaranti e momenti malinconici

Sordi e Verdone (quest’ultimo ritenuto, tra l’altro, suo erede comico), durante il loro viaggio, inteso anche come esplorazione delle vite di entrambi, ci offrono spunti comici, gag esilaranti, battute al fulmicotone (anche eccessivamente volgarotte), ma alternate a momenti malinconici e di riflessione, quasi come se tra i due si stesse effettuando un passaggio del testimone, o generazionale, che poi è il fulcro totale della pellicola.

Le musiche, il cast e il finale dolceamaro

Strizzando l’occhio al “Il sorpasso”(1962), di Dino Risi e alla commedia “Un italiano in America” (1967), dello stesso Sordi, “In viaggio con papà”, a 35 anni di distanza, è ancora uno dei più centrati road-movie italiani, incorniciato dalle musiche di Piero Piccioni e dalla fotografia di Sergio D’Offizi. Nel cast, oltre ai due grandi protagonisti, ci sono anche Giuliana Calandra, Edy Angelillo, la bella Tiziana Pini, Ugo Bologna, Flora Carabella, Angelo Infanti e Paola Rinaldi,  tutti perfetti satelliti della coppia d’oro Sordi/Verdone che ci offre un finale inaspettato, dolceamaro e indimenticabile.

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