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J.K. Rowling rimpiange di aver ucciso un personaggio di Harry Potter

La scrittrice scozzese J.K. Rowling ha pubblicato un post sul sito internet Pottermore, nel quale ha dichiarato di sentirsi in colpa per aver “ucciso” il personaggio di Florean Fortescue nella saga di Harry Potter.
A cura di Simona Saviano
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A distanza di tanti anni dall'uscita dell'ultimo libro della saga del maghetto più famoso di sempre, celebre tanto tra i lettori che tra i telespettatori di tutto il mondo, la scrittrice inglese è tornata a svelare dei dettagli sulla saga e lo ha fatto con un post pubblicato sul suo sito internet Pottermore. Dopo aver confidato tempo fa che per il personaggio di Dolores Umbridge si è ispirata ad una maestra che "odiava" sin da piccola e aver annunciato che Albus Silente è gay, la scrittrice ha dichiarato un certo rammarico per aver eliminato, forse troppo in fretta, uno dei personaggi di "Harry Potter e il prigioniero di Azkaban" che forse meritava più spazio. Si tratta di Florean Fortescue, stregone e proprietario della Gelateria omonima situata a Diagon Alley.

J.K. Rowling in colpa per la morte di Florean Fortescue

La scrittrice scozzese ha affermato di sentirsi in colpa verso questo personaggio, da lei "ucciso" troppo in fretta dai mangiamorte di Voldemort:

All'inizio avevo pianificato che Florean servisse a dare a Harry Potter gli indizi che servivano per le sue ricerche. Alla fine mi è sembrato di averlo fatto rapire e uccidere senza un motivo per preciso. Non è il primo stregone ucciso da Voldemort perché sapeva troppe cose (o troppo poco), eppure è l'unico per il quale mi sento in colpa, come se la sua morte fosse avvenuta solo per causa mia. Ho pensato che Phineas Nigellus Black fosse più interessante, un mezzo migliore per dare gli indizi che servivano ad Harry Potter.

La brava scrittrice sembra quindi reputare oggi la morte di Florean come non necessaria ai fini narrativi: nonostante il personaggio non sia tra quelli che si ricordano maggiormente, l'onestà della Rowling anche questa volta ha preso il sopravvento e la scrittrice ha condiviso con i suoi milioni di lettori il perché di alcune scelte letterarie.

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