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Jeremy Irons premiato con l’Ischia Legend Award

La carriera trentennale di Jeremy Irons sarà celebrata il prossimo 13 luglio con la consegna dell’Ischia Legend Award.
A cura di Enrica Raia
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Jeremy Irons premiato con l'Ischia Global Legend

Andrà a Jeremy Irons l’Ischia Legend Award, premio speciale assegnato nell’ambito della rassegna cinematografica ischi tana e che l’attore, già Premio Oscar nel 1990 per l’interpretazione ne Il mistero Von Bulow, ritirerà il 13 luglio. Ad accogliere Irons sull’isola verde ci saranno il regista Billie August che lo ha diretto ne La casa degli spiriti e Michael Redford, con cui ha condiviso il set ne Il mercante di Venezia. Prima di lui, nell’albo d’oro dei premiati: Vanessa Redgrave, Hillary Swank, Murray Abraham, Giancarlo Giannini, Stefania Sandrelli e Sir Ben Kingsley e Dennis Hopper, indimenticabile interprete di Easy Rider.

Giunto alla sua ottava edizione, l’Ischia Global Film & Music Fest 2010 si svolgerà anche quest’anno nella cornice di Lacco Ameno dall’11 al 18 Luglio e aprirà i battenti con l'anteprima assoluta in Italia di Wall Street 2 di Oliver Stone, appena presentato al Festival di Cannes. Una proiezione speciale fortemente voluta dallo stesso regista anch’egli insignito tre anni fa dello stesso premio che riceverà Jeremy Irons, il quale in questi giorni si trova in Italia, ospite a Roma di Viaggio nel Cinema americano, un evento organizzato ogni hanno dalla Fondazione Cinema per Roma e che ha visto intervenire star internazionali del calibro di David Lynch, Tim Burton, Wes Anderson, Susan Sarandon, e Spike Lee.  Sollecitato dalle domande dei giornalisti Antonio Monda e Mario Sesti, l’attore ha ripercorso le tappe fondamentali della sua trentennale carriera cinematografica a partire dagli inizi teatrali a Londra.

"La mia grande fortuna è stata quella di poter lavorare molto in teatro, un luogo che ti offre grande tranquillità e la possibilità di sperimentare".  Il primo ruolo di rilievo al cinema arriva nel 1981 con La donna del tenente francese accanto alla straordinaria Meryl Streep. Ma è Lolita di Adrian Lyne quello che lo rende in assoluto più orgoglioso. “Scelsi di non vedere la versione di Kubrick, ma lessi il romanzo di Vladimir Nabokov e decisi di dare al mio Mr. Humbert un qualcosa di positivo. Molti trovarono pazzesco che potessi far piacere un personaggio malvagio, ma credo che nel mondo esistano persone in grado di commettere gesti tremendi risultando comunque simpatiche e se non sbaglio – frecciatina alla politica italiana – qui in Italia avete un Presidente del Consiglio che ne è la dimostrazione". Infine, un aneddoto sul rapporto con De Niro: “Quando arrivai sul set (di Mission ndr) si rivelò insoddisfatto della scelta, poiché non accettava di dover lavorare con un attore con una formazione come la mia. Con il passare dei giorni l'antagonismo crebbe fino a che non scoppiò una lite furibonda, placata grazie al nostro produttore. Da allora siamo diventati grandi amici".

Enrica Raia

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