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“Jerry Maguire”, il film con Tom Cruise usciva 20 anni fa

Il cult di Cameron Crowe, con Tom Cruise, Cuba Gooding Jr. e Renée Zellweger, usciva il 6 dicembre 1996. Grandissimo successo al botteghino, il film riuscì a portare a casa 5 nomination agli Oscar, assegnandone uno a Cuba Gooding Jr. e conquistando il mondo intero grazie alla semplicità, alla caparbietà, all’ironia e al romanticismo del protagonista.
A cura di Ciro Brandi
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Il film cult di Cameron Crowe, con Tom Cruise, Cuba Gooding Jr. e Renée Zellweger, usciva esattamente il 6 dicembre 1996, a New York. Sono già passati 20 anni, quindi, da quando Cruise si calava nei panni di Jerry Maguire, un procuratore sportivo della Sports Management International (SMI), brillante e senza scrupoli. Un giorno, in occasione di una convention della società, prepara una relazione che prevede la riduzione del numero dei clienti a vantaggio di una miglior attenzione a ciascuno di essi. Ciò non piace ai dirigenti, che subito licenziano Maguire. Abbandonato da tutti, l’uomo trova l'inaspettata solidarietà della segretaria Dorothy, una ragazza madre, e del giocatore di football Rod Tidwell che decide di affidarsi a lui per curare la propria carriera.

Tom Cruise e le altre stelle del cast

Semplice, divertente e magnetico. Queste sono le caratteristiche principali che hanno fatto di “Jerry Maguire” un piccolo capolavoro, nonchè uno dei 10 migliori film sportivi della storia del cinema. Grande protagonista, naturalmente, Tom Cruise, al quale Crowe cuce addosso il ruolo del rampante agente. Bello, sveglio, ambizioso e anche romantico, il personaggio ha fin da subito conquistato la platea femminile, ma anche quella maschile, facendo splendere ancora di più la stella dell’attore. Gli altri membri del cast s’incastrano alla perfezione con Cruise. Infatti, Cuba Gooding Jr. è semplicemente perfetto nei panni di Rod Tiwell, il suo primo vero ruolo importante dopo pochi e non fortunatissimi film (salvo “Il principe cerca moglie”, del 1988 e “Codice d’onore”, del 1992). Il mix di sfacciataggine, ironia, intraprendenza e grandissimo fascino (come dimenticare la frase cult “Coprimi di soldi!”), gli hanno fatto portare a casa persino l’Oscar come Miglior attore non protagonista e, da quel momento, praticamente non si è più fermato. Anche Renée Zellweger, grazie al ruolo dell’introversa e innamorata vedova Dorothy Boyd, mamma del piccolo Ray (Jonathan Lipnicki) ottenne un grandissimo seguito che la fece balzare all’onore delle cronache e magnetizzò l’attenzione dei migliori registi internazionali.

Gli incassi, i premi e i camei

A colpire l’attenzione del pubblico, furono anche i vari camei di vari giocatori della NFL – tra i quali, Drew Bledsoe, Troy Aikman, Warren Moon, Johnnie Morton e Tim Mcdonald – e telecronisti, attori e musicisti, ma anche la splendida colonna sonora, con pezzi dei The Who, Bruce Springsteen, Neil Young e Paul McCartney. L’alchimia perfetta dei vari elementi fece incassare al film circa 273.552.592, partendo da un budget di 50 milioni di dollari. La pellicola conquistò anche l’Academy che lo nominò a cinque statuette (Miglior film, Miglior attore protagonista, Miglior attore non protagonista, Migliore sceneggiatura originale e Miglior montaggio) assegnando quella al Miglior attore non protagonista a Cuda Gooding Jr. (ma l’attore portò a casa una valanga di altri premi). A Tom Cruise, tuttavia, fu assegnato il Golden Globe come Miglior attore in un film commedia o musicale.

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