Joaquin Phoenix salva una mucca e un vitellino dal macello, il gesto dell’attore premio Oscar
Joaquin Phoenix passa dalle parole ai fatti e, dopo l'appello a favore degli animali e dell'ideologia vegana nel suo discorso di ringraziamento agli Oscar, in cui ha parlato anche dell'uccisione nei macelli, ha salvato personalmente una mucca e il suo vitellino da un mattatoio. L'attore è sulla cresta dell'onda per via della sua pluripremiata interpretazione in "Joker" e ha deciso di sfruttare la sua popolarità per sensibilizzare il pubblico sul tema ambientalista.
Joaquin Phoenix porta in salvo la mucca Liberty e il suo vitellino
Da sempre vegano convinto insieme a tutta la sua famiglia e attivista da tempo (vedi il recente arresto a una manifestazione contro i cambiamenti climatici), Phoenix si è recato in un macello nei pressi di Los Angeles, il Manning Beef, per parlare con il proprietario, Anthony Di Maria. Il filmato diretto da documentarista Shaun Monson mostra l'attore mentre fa visita al mattatoio e, in accordo con Di Maria, porta via la mucca Liberty e il suo vitello, il piccolo Indigo, per conto dell'associazione Los Angeles Animal Save. I due animali sono stati destinati al Farm Sanctuary, una struttura che si prende cura di animali sottratti agli allevamenti regalando loro una vita all'aria aperta, in ampi spazi. Phoenix è stato supportato dalla compagna Rooney Mara e dalle madri di entrambi, Arlyn Phoenix e Kathleen McNulty.
La mia speranza è che, mentre guardiamo crescere il piccolo Indigo con sua madre Liberty al Farm Sanctuary, ricorderemo sempre che le amicizie possono emergere nei luoghi più inaspettati; e indipendentemente dalle nostre differenze, gentilezza e compassione dovrebbero governare tutto ciò che ci circonda.
Il discorso di Joaquin Phoenix agli Oscar
Queste le parole pronunciate da Joaquin Phenix nel ricevere l'Oscar come Miglior attore nella cerimonia del 9 febbraio. Più in basso, il video completo in cui vediamo il salvataggio di Phoenix (da notare l'ottima conoscenza dello spagnolo da parte dell'attore, nato a Puerto Rico e cresciuto per alcuni anni in America Latina):
Sono così pieno di gratitudine. Non sento di essere migliore rispetto agli altri attori nominati o a chiunque altro in questa stanza perché condividiamo lo stesso amore per il cinema. E questa forma di espressione mi ha regalato una vita straordinaria. Non so dove sarei senza il cinema. Ma penso che il dono più grande che ha dato a me e a molti di noi sia l’opportunità di usare la nostra voce per i senza voce. Ho pensato a lungo ad alcune delle questioni pressanti che fronteggiamo come collettività. Penso a volte che sentiamo o ci fanno sentire che lottiamo per cause diverse. Ma per quanto mi riguarda, vedo una comunanza. Penso che, sia che parliamo di disuguaglianza di genere o razzismo o diritti Lgbt o diritti degli indigeni o degli animali, stiamo parlando della lotta contro l’ingiustizia. Stiamo parlando della lotta contro l’opinione che una nazione, un popolo, una razza, un genere, una specie, ha il diritto di dominare, usare e controllare un’altra impunemente. Penso che siamo così disconnessi dalla natura, con un punto di vista egocentrico, e saccheggiamo la natura delle sue risorse. Ci sentiamo in diritto di inseminare artificialmente una mucca e di rubare il suo vitellino, anche se le sue grida di angoscia sono inconfondibili. E poi le prendiamo il latte fatto per il suo vitello e lo mettiamo nel suo caffè e nei nostri cereali. Temiamo l’idea di cambiamento personale perché pensiamo che dobbiamo sacrificare qualcosa, rinunciare a qualcosa. Ma gli esseri umani al loro meglio sono creativi e ricchi di immaginazione, e possiamo creare, sviluppare e applicare sistemi di cambiamento benefici per tutti gli esseri senzienti e l’ambiente. Sono stato una canaglia per tutta la mia vita, sono stato egoista e a volte persino crudele, un collega difficile con cui lavorare e sono grato a coloro tra di voi che mi hanno dato una seconda possibilità. Ed è lì che viene il meglio dell'umanità, nel supportarsi l'un l'altro. Non quando ci annulliamo a vicenda per i nostri errori passati, ma quando ci aiutiamo a crescere. Quando ci educhiamo a vicenda; quando ci guidiamo l'un l'altro verso la redenzione. Quando aveva 17 anni, mio fratello scrisse questo testo: "Correre in soccorso con amore e la pace ne seguirà".