John Lasseter, il papà di Toy Story, è il primo tra gli accusati di molestie a ritornare a lavoro
John Lasseter ritorna ufficialmente in attività firmando con la Skydance. È il primo tra quelli travolti dallo scandalo delle molestie sessuali, che ha letteralmente messo a soqquadro equilibri e gerarchi del mondo di Hollywood, a trovare nuova occupazione dopo la sua autosospensione dalla Disney Animation. Alle capacità di John Lasseter si deve il totale rivoluzionamento di Pixar, la casa di animazione che ci ha regalato capolavori senza tempo come Toy Story, Frozen e Wall-E.
Il nuovo lavoro di John Lasseter
John Lasseter sostituirà Bill Damaschke alla definizione delle strategie e alla direzione creativa della Skydance, che ha così annunciato l'ingresso in società del papà di Toy Story:
Siamo certi che John abbia imparato lezioni preziose ed è pronto a dimostrare le sue capacità come leader e collega. Ci ha assicurato che si comporterà in modo del tutto professionale.
La seconda chance di John Lasseter
Considerato uno dei talenti più brillanti dell'industria cinematografica d'animazione, John Lasseter diventa a questo il primo a poter sfruttare una seconda possibilità dopo il grande scandalo del #MeToo. Era novembre 2017 quando, nel caos mediatico post-Weinstein, anche John Lasseter fu accusato di comportamenti inopportuni da numerose ex colleghe. Il produttore si scusò immediatamente per poi autosospendersi: "Non era mai stata mia intenzione mettere a disagio nessuno, mi scuso con tutti". La Skydance, casa che ha prodotto su tutti i recenti capitoli di "Mission Impossibile" e "World War Z", ha voluto fortemente John Lasseter per l'esordiente reparto "Animation", che uscirà con il primo lavoro "Split" nel 2021.
Dopo Kevin Spacey, ecco la prima riassunzione
Kevin Spacey è stato il primo a riabilitarsi dopo lo scandalo molestie, ma lo ha fatto attraverso un video auto-prodotto in cui sostanzialmente accetta le accuse per i comportamenti inappropriati commessi e ne rigetta delle altre: "Sono certo di pagare per le cose che ho commesso così come sono certo di non pagare per le cose che non ho commesso". Sono più di 30 gli uomini che hanno accusato l'attore di violenze sessuali, il processo avverrà il prossimo 4 marzo. Ma oltre a Kevin Spacey non c'era stato ancora nessuno che avesse provato a rialzare la testa dopo l'enorme scandalo esploso alla fine del 2017.